Siglato tra Regione Siciliana e organizzazioni sindacali il protocollo di intesa per la stabilizzazione del personale precario impiegato durante l’emergenza Covid.

Le parole della Volo

“Un primo passo importante per cui abbiamo lavorato ininterrottamente e concretamente – dice l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo -. A guidarci verso questo risultato, assieme ai sindacati firmatari, la volontà di rafforzare strutturalmente i servizi sanitari regionali oltre a quella di valorizzare appieno la professionalità acquisita da questi lavoratori, che hanno sostenuto la nostra sanità nel momento più complicato. Nuove opportunità si apriranno per loro anche con la realizzazione della rete territoriale prevista dal Pnrr”.

La stabilizzazione a tempo indeterminato

Il documento firmato oggi a piazza Ottavio Ziino consentirà di assumere a tempo indeterminato: il personale, dirigenziale e non dirigenziale, sanitario, sociosanitario e amministrativo reclutato dagli enti del servizio sanitario nazionale, anche con contratti di lavoro flessibile e anche qualora non più in servizio; e il personale che abbia maturato, o che maturerà al 31 dicembre 2024, alle dipendenze di un ente del servizio sanitario nazionale almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2022. Il processo di stabilizzazione dovrà avvenire sempre in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni degli enti e delle aziende (compresi l’Ircss “Bonino Pulejo” e l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia) e nei limiti di spesa.

I criteri

Definiti anche i criteri di priorità con cui si procederà alle stabilizzazioni, cominciando da quanti al momento della pubblicazione dell’avviso di ricognizione, saranno in servizio con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato presso l’Azienda procedente. A seguire, in caso di ulteriori posti disponibili, la precedenza è riconosciuta via via ad altri dipendenti, secondo principi di precedenza stabiliti dal protocollo.

Resta ferma la possibilità per le aziende, fino al completamento dei percorsi di stabilizzazione, di garantire il mantenimento in servizio del personale ritenuto necessario per assicurare la continuità nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza.

Per il restante personale, escluso dalle procedure di stabilizzazione e che abbia maturato almeno sei mesi di servizio durante il periodo dell’emergenza, le aziende e gli enti del servizio sanitario regionale sono autorizzate a riconoscere un punteggio premiale nella valutazione curriculare pari a 0,3 per mese, sino ad un massimo di 7 punti.

A firmare il protocollo le organizzazioni sindacali Cimo, Cisl Medici, Cisl Fp Sicilia, Ugl Salute Sicilia e Fedir.

Cisl Sicilia “Accordo è tappa importante per questi lavoratori”

L’accordo sottoscritto oggi all’assessorato della Salute dall’assessore Giovanna Volo e dai sindacati sui criteri per la stabilizzazione del personale è una tappa importante di un percorso che darà certezza e dignità a questi lavoratori”. Così il segretario della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, commenta la firma del protocollo per la stabilizzazione degli oltre 4000 precari della sanità.  “L’obiettivo – della Cisl – aggiunge – è quello di chiudere la pagina del precariato stabilendo regole precise e parametri chiari e quest’intesa va esattamente in questa direzione, perché fissa modalità e principi certi”.

Fp Cgil Sicilia ed altre 12 sigle non hanno sottoscritto il protocollo

Fp Cgil Sicilia, assieme ad altre 12 sigle sindacali, non ha ritenuto opportuno sottoscrivere il protocollo d’intesa sulla stabilizzazione dei precari proposto dall’Assessorato Regionale alla Salute.

“Una presa di posizione determinata dal fatto – afferma il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo – che abbiamo rilevato alcune criticità, sulle quali non è possibile sorvolare. Chiediamo la sospensione delle procedure concorsuali e mobilità in coerenza con la definizione delle procedure di stabilizzazione, la possibilità di mantenere  in servizio  il personale  del ruolo tecnico e professionale  in attesa  di  ulteriori disponibilità nella pianta organica, e  certezza sulla proroga  dei contratti in scadenza. Rispetto a queste proposte che abbiamo rappresentato ma senza riscontro – conclude Agliozzo –  invitiamo l’Assessore alla Salute a valutare l’opportunità di rivedere il documento tenendo conto delle nostre osservazioni”.

Mannino, “Protocollo non risolve nulla”

“Il protocollo sui precari Covid siglato oggi da alcuni sindacati e dall’assessore regionale alla Salute non è nient’altro che la fotografia  delle possibilità già note e già date dalla normativa vigente. Spacciarlo per ‘ risultato’, come fa l’assessore Volo, è una mistificazione, la sua dichiarazione è fuori luogo. Più che un ‘primo passo’, come viene definito dall’esponente del governo, appare come una marcetta sul posto: mi agito ma non mi muovo”.

Ci va giù duro il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, sull’intesa siglata oggi all’assessorato di piazza Ottavio Ziino, a cui non hanno aderito un folto gruppo di sindacati tra cui la Fp Cgil.

“Non si danno risposte vere ai precari- sottolinea Mannino- non si rafforza il sistema sanitario con le necessarie assunzioni, non è stato fissato alcun cronoprogramma, quindi non c’è proprio nulla di concreto. Per i precari Covid e per la sanità siciliana- sottolinea il leader della Cgil- pretendiamo impegni precisi da esigere in tempi certi per come ha già ricordato la nostra federazione di categoria. Invece così si getta solo fumo negli occhi dei precari senza assicurare nulla di decisivo. Ma i precari sapranno vedere oltre questa coltre di fumo”.

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