E’ arrivato al teatro Santa Cecilia alle 21,30, con mezz’ora di ritardo che si può considerare quasi puntualità in occasioni come queste. E’ stato accolto come un personaggio dello spettacolo in un teatro onestamente stracolmo di gente seduta e in piedi e con tanti rimasti fuori senza riuscire a trovare posto, che hanno assistito alle prima fasi del suo discorso davanti al grande schermo allestito in piazza, almeno fino a quando la pioggia non ha sgomberato le strade.
Il Premier Matteo Renzi che ha aperto la sua visita in Sicilia non con un evento istituzionale ma con un incontro ‘elettorale’ a favore del sì ha mobilitato tanta gente ma ha lasciato dietro di se anche una certa delusione. Pochi riferimenti alla Sicilia, motivazioni del sì sempre uguali a se stesse e raccontate ad un pubblico già convinto e militante, qualche battuta più da uomo di spettacolo che da Premier.
Insomma la prima ora di questa visita di Renzi è stata la fiera del nulla. Nessuno spunto per i cronisti, nessuna particolare novità da ‘calare’ nel dibattito politico in vista del referendum, si è solo assistito in teatro al monologo più volte visto in tv e letto sui giornali di un Premier che difende la propria riforma per cambiare il Paese, tagliare le poltrone e i costi della polizia e così via.
Come si va in teatro o in uno stadio a vedere dal vivo il cantante che abbiamo visto tante volte in tv, ascoltato alla radio, seguito sui social, sembra adesso si facci a anche con il ‘divo Renzi’ nel suo tour teatrale di grandi successi. o almeno questa la sensazione in strada, in teatro, fra la gente. Renzi è, ormai, un personaggio prima che un leader.
Altrettanto spenta, in realtà, anche la contestazione. Qualche lavoratore di Almaviva a chiedere attenzione, qualche decina di attivisti dei centri studenteschi e dei centri sociali, cori e fischi. Contestazioni spente, anche queste, dallo scroscio di pioggia.
Attesa, adesso, per la giornata di oggi quando la visita entra nel vivo. questa mattina il premier parteciperà all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Palermo. Una occasione ufficiale e istituzionale dalla quale si attende un intervento di natura diversa.
Ma la giornata del premier sarà lunga e convulsa dividendosi fra eventi istituzionali ed eventi elettorali a favore del sì. Renzi lascerà presto il teatro Massimo perché alle 12,30 è atteso a Trapani dove svestirà di nuovo i panni del Premier per tornare a vestire quelli del leader del comitato per il sì. Da Trapani andrà via in elicottero e come superman per strada si cambierà di nuovo per giungere a Taormina vestito da Premier per un sopralluogo in vista del G7, evento questo che non sarà di natura pubblica. Da lì a Messina a parlare per il sì alle 17,30 e poi di nuovo cambio in corsa e abiti da Premier per firmare , alle 18,30, il masterplan per Messina, unica delle città metropolitane siciliane che era rimasta fuori dagli investimenti per il sud fino ad ora.
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