“Matteo Renzi in Sicilia mercoledì 21 febbraio. A Messina alle 16 al Teatro Vittorio Emanuele e a Palermo alle 19 al Teatro Al Massimo. Avanti, insieme alla #squadrapd #4marzo”.

Così su Twitter, Davide Faraone che annuncia la presenza di Matteo Renzi in Sicilia. Il segretario del Pd, dunque, sarà a Messina e Palermo dopodomani ma non troverà un partito coeso come è stato in passato. A fronte della comunità renziana che s è rafforzata dopo la scelta dei candidati e di un partito in piena campagna acquisti con adesioni una dietro l’altra da parte di politici anche di lungo corso, infatti, l’opposizione interna ha avviato una battaglia senza esclusioni di colpi che sembra abbia come unico scopo dimostrare che le scelte del segretario erano sbagliate, cosa che si puà fare solo con una debace elettorale.

Renzi, dunque, arriva a caricare il suo elettorato il 21 a distanza di una decina di giorni dalle elezioni ma il 25, appena una settimana prima del voto, i ‘Partigiani del Pd’ hanno già in preparazione una manifestzione di dissenso. Al segretario, dunque, il compioto di cercare di convincere la base che la sua è la strada giusta, di sottrarre consenso alla base dell’opposizione interna e non soltanto di mettere in scena la tradizionale passerella del leader

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