«Nell’ultimo giorno utile per approvare il bilancio comunale a Palermo, ecco l’emendamento vergogna per accontentare amici degli amici e rete clientelare: un milione di euro in più per la Reset, un carrozzone pubblico che già pesa sulle spalle dei cittadini 33 milioni senza ottenere in cambio alcun servizio degno di questo nome». È questo il duro attacco del deputato Riccardo Nuti, in merito a un emendamento, portato avanti dal consigliere comunale Mimmo Russo ma sottoscritto da tutti i capigruppo, per dotare la Reset di ulteriore finanziamento.

«Non si può che restare increduli dinanzi a quest’ultimo affronto – continua Nuti – Mentre si rischia addirittura di giungere allo scioglimento del consiglio comunale, si continua a ritenere indispensabile foraggiare una macchina campione di disservizi che, nonostante l’impegno di alcuni dipendenti, negli anni non si è mai dimostrata efficiente in nessuno degli ambiti di cui pure dovrebbe occuparsi, dalla cura delle aree verdi, quasi inesistente, fino alla pessima gestione – o, meglio, alla non-gestione – di canile, piscina comunale e cimitero». «Voglio ricordare – sottolinea ancora Nuti – che dei 33 milioni già concessi dalle casse comunali al mega carrozzone Reset, 29 sono per pagare il personale. Uno stipendificio enorme, ma per qualcuno utile a garantirsi un bacino elettorale importante in vista delle elezioni regionali».

«Bisogna chiamare le cose col proprio nome – conclude Nuti – questo è un voto di scambio mascherato. Non si capisce altrimenti perché pensare, in una situazione di crisi economica e politica del Comune di Palermo, a un altro milione da assegnare alla Reset. È la prova provata di un tornaconto elettorale che tutti, dalla maggioranza alle opposizioni, vogliono assicurarsi vista la prossima scadenza elettorale».