Resta commissariato l’automobile club di Palermo. I giudici del Tar hanno legittimato la nomina di Giovanni Pellegrino che aveva sostituito i vertici dell’Aci come stabilito dal decreto della presidente del consiglio dei ministri dell’8 aprile del 2022 firmato dall’ex sottosegretario Valentina Vezzali. A rivolgersi ai giudici amministrativi l’ex presidente Angelo Pizzuto.
L’Aci è stato difeso dagli avvocati Carlo Comandè, Enzo Puccio e Francesco Guarino. Il Commissario straordinario di nomina ministeriale è stato invece difeso dagli avvocati Donatella Di Nicola ed Emanuele Lo Voi Geraci. I giudici della prima sezione presieduti da Salvatore Veneziano hanno accolto le tesi difensive e hanno riconosciuto che il consiglio generale dell’Aci, laddove ha proposto lo scioglimento del consiglio direttivo dell’Aci Palermo e la nomina di un commissario straordinario, ha operato nel pieno esercizio delle potestà di controllo contabile e patrimoniale ad esso rimesse.
“E’ sufficiente rilevare – si legge nella sentenza – che il provvedimento impugnato è stato preceduto da apposita verifica a cura del direttore del settore amministrazione e bilancio dell’Aci di cui il ricorrente era stato messo al corrente e alla quale hanno partecipato gli organi dell’ente provinciale. La gravità della situazione economico-patrimoniale dell’Aci di Palermo è oggettivamente emersa dalla documentazione in atti versata dalle parti resistenti e, in particolare, dalla relazione sintetica sui principali dati di bilancio del 29 marzo 2022, redatta dall’ufficio amministrazione e bilancio dell’Aci nazionale a seguito dell’esame dei dati contabili contenuti nei bilanci d’esercizio approvati dal 2014 al 2020 richiamata in sede di deliberazione del 6 aprile 2022”.
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