Una musica che viene da lontano per regalare emozioni, suggestioni e tanto divertimento.
Con RestArt Show arriva a Palermo “Al Qubba Fest”, un programma di concerti live e sessioni di ballo swing, proprio come all’epoca delle sale da ballo degli anni ’30 e ’40.
“Al Qubba Fest” si terrà dall’1 al 3 settembre al Castello della Cuba di Palermo (o Palazzo della Cuba).
Della manifestazione, che certamente accoglierà appassionati da tutta l’Isola, hanno parlato a Talk Sicilia – il programma di approfondimento di BlogSicilia – Carlo Butera, chitarrista e presidente dell’associazione Sulle Orme di Django e Bernardo Tortorici, presidente dell’associazione Amici dei Musei Siciliani che organizza RestArt in collaborazione con Digitrend, azienda specializzata in Digital Transformation che ha sviluppato la piattaforma smart di prenotazione, ticketing ed audio guide www.restartpalermo.it.

Una festa della musica ma non solo

Al Qubba Fest sarà una festa della musica swing ma non solo. Tre giorni di concerti, balli ed eventi frutto della amicizia e sintonia di intenti tra Amici dei Musei Siciliani e Sulle Orme di Django.
“Tre giorni di divertimento garantito – spiega Butera -, musica dal vivo con la nostra resident band formata da me, Mattia Franchina, Gabriele Lo Monte ma ci saranno anche altri musicisti, tra i quali Dino Triassi. E poi all’interno della manifestazione si terranno i corsi di ballo. I partecipanti potranno non solo ascoltare il concerto, ma ‘ballarlo’, esserne parte attiva”.

Una nuova offerta turistica e culturale

Un altro grande evento nell’ambito di RestArt, festival di ultima generazione che sta rendendo magiche le notti di Palermo e che proseguirà sino al 10 settembre. Ma anche il modello di una nuova offerta turistica e culturale.
Tortorici osserva: “I nostri obiettivi sono la valorizzazione del patrimonio culturale cittadino, sia come prodotto turistico da offrire nelle sere d’estate, sia per ‘riempire’ questi luoghi di eventi speciali e particolari che servono ai palermitani e alle famiglie. Abbiamo visto molte famiglie partecipare a questi eventi che contribuiscono a ripercorrere luoghi probabilmente già conosciuti, ma da un altro punto di vista, raccontando delle storie, ascoltando della musica, teatralizzando, e quant’altro è possibile affinché i luoghi possano essere rivitalizzati e rigenerati con un’altra forma di narrazione”.

Workshop e concerti

Tornando ad Al Qubba Fest, sarà l’opportunità per sperimentare un approccio con un genere musicale spensierato e divertente. Dalle 18 alle 20 workshop con i maestri della scuola di Catania Sicily Swing e quella palermitana Swing Age. Seguiranno i concerti. Tanti gli ospiti, con la prima serata dedicata al jazz manouche e la musica di Rares Morarescu, la seconda allietata dalla voce di Roberta Sava, mentre la terza vedrà l’esibizione di Toni Piscopo.

L’obiettivo della manifestazione che va a nozze con lo scopo di RestArt

Con RestArt e iniziative come Al Qubba Fest, dunque, Palermo riparte dai suoi tesori più autentici, dalla cultura e dalla bellezza e si riappropria del suo patrimonio culturale. Lo conferma la grande affluenza di visitatori che stanno partecipando a RestArt, giunto alla terza edizione.
Tortorici considera: “Probabilmente siamo un prodotto nuovo. Probabilmente siamo l’unica città in Italia che ha un’offerta di questo genere. Una rete di monumenti aperti la sera è una cosa abbastanza unica.
Devo dire che trovo nei feedback dei turisti una sorpresa nello scoprire aperti oratori, chiese, musei a orari impensabili. E questo certamente è un valore aggiunto. L’altro valore aggiunto è quello che riusciamo a proporre all’interno dei monumenti, come detto, concerti, teatralizzazioni, letture, incontri e avvenimenti che hanno lo scopo di portare la gente in questi luoghi attraverso un altro punto di vista”.

Riscoprire il Castello della Cuba e ‘portare’ bellezza

Perché un festival di musica al Castello della Cuba? E’ Tortorici ancora a fornire la risposta: “In realtà questa è una novità per noi. Non siamo organizzatori di festival musicali, ma l’idea di poter portare lo swing al Castello della Cuba ci è venuta chiacchierando insieme, trovandoci insieme nel corso di una serata. Ci sono diversi motivi.
Il primo è quello di far capire ai palermitani che La Cuba è il castello arabo- normanno che si trova in corso Calatafimi. La seconda è che La Cuba è inserita nell’itinerario storico artistico di RestArt, con le aperture serali. Però è un po’ fuori dai percorsi turistici, quindi è un po’ difficile arrivarci. Quindi, nonostante il fascino dell’apertura serale, il fascino di vederla illuminata in maniera straordinaria, in realtà non sono tantissimi i visitatori che si avventurano per corso Calatafimi, peraltro al buio, per poter arrivare al castello e visitarlo. Quindi abbiamo avvertito la necessità di portare gente in questo luogo straordinario per farlo conoscere.
Il terzo motivo sta nel fatto che il Palazzo della Cuba è stato il sollazzo degli emiri e dei re normanni, per cui gli stiamo ridando il carattere del sollazzo, cioè un posto di gioia, di divertimento e di cose che possono far stare in serenità e allegria la gente che viene a vivere quel luogo”.
Aggiunge Butera: “L’obiettivo è riuscire a comunicare e ‘portare’ sempre bellezza. E’ quello che ci proponiamo come artisti e musicisti, è quello che anche io faccio da anni ormai con la mia associazione in giro per la Sicilia, organizzando diversi festival tra cui ricordo anche il Raduno Manouche a Petralia Sottana.
La nostra mission è creare un ambiente bello e piacevole e offrire emozioni a chiunque partecipi”.
Unire bellezza della musica e bellezza dei monumenti, “coniugare bellezza – precisa Tortorici – per ottenere un risultato unico”.

Lo stato di salute della cultura in Italia e in Sicilia, le opinioni

La puntata di Talk Sicilia è stata anche occasione per parlare dello stato di salute della cultura in questo particolare momento storico in Italia e in Sicilia.
Per Butera c’è ancora una lunga distanza da coprire rispetto ad altri paesi europei: “Il mio modello di riferimento è quello francese. In Italia come artisti e operatori della cultura non siamo tutelati. L’abbiamo visto anche durante la pandemia. Io non mi sento tutelato in questo Paese. E se l’artista non sta bene non può offrire il meglio di sé, soprattutto dopo che ha studiato e si è impegnato per anni. Si dovrebbero rivedere un po’ di cose”.
Secondo Tortorici per quanto riguarda il patrimonio culturale e la sua valorizzazione “la Sicilia ha fatto degli enormi passi avanti. Nel corso degli ultimi anni si sono moltiplicati i festival, si sono moltiplicate le aperture e le offerte culturali. Ma – aggiunge – io credo che ci sia ancora un po’ di lavoro da fare, anche se abbiamo raggiunto un livello che direi ha una valenza almeno nazionale e certamente quasi internazionale.
Quello che non cammina in parallelo rispetto a questo percorso di valorizzazione è il settore dei servizi, cioè i servizi non sono all’altezza di questa offerta. C’è una Sicilia che soffre per il traffico, i trasporti insufficienti, le strade dissestate, l’immondizia, aspetti che si ripercuotono sull’offerta culturale.
Perché quando io devo aprire Palazzo Abatellis e ho la via Alloro buia la sera è un problema. Se devo aprire Palazzo Mirto e ho il cassonetto dell’immondizia strapieno all’ingresso è un problema, non è bello.
Cerchiamo di far vedere il bello e nello stesso tempo accanto c’è un brutto che prova a prevaricare su questo bello. Ci vuole uno sforzo. RestArt nasce dalla collaborazione delle istituzioni culturali tutte, Regione, Comune di Palermo, Curia di Palermo, Fondazioni, Teatro Massimo, Fondazione Sicilia e tutti insieme, devo dire con grande sacrificio facciamo e offriamo questo prodotto. Ma accanto a questo sforzo ci deve essere lo sforzo anche di altri assessorati e di altre strutture che si possono occupare di quello che sta intorno a un bene culturale, perché altrimenti la nostra offerta rischia di ritorcersi come un boomerang”.

La necessità dell’impegno di tutti

La cultura bene da tutelare. Eppure, come moltissimi osservano, fare cultura in Sicilia non è sempre facile.
“Io non credo che sia difficile o complicato – constata Tortorici -. Io credo che bisogna sbracciarsi, bisogna lavorare, bisogna seminare. Certo, se ci dobbiamo comunque sempre aspettare il finanziamento regionale, perché è l’unica maniera per fare cultura, allora nessuno farà mai niente o comunque saremmo costretti a fare lunghe attese dietro le porte degli assessori”.
“Questo accade anche perché – aggiunge Butera – in Italia la macchina burocratica è complicata. All’estero è tutto molto più ‘easy'”.

Non piangersi addosso o aspettare, il coraggio di rischiare

“Nella nostra realtà – dice ancora Tortorici – facciamo prima a produrre da soli la cultura. Spesso con l’aiuto delle istituzioni, perché comunque è un aiuto fondamentale, però senza dover per forza piangerci addosso, o dover per forza aspettare. RestArt ce lo siamo inventato, prodotto e sostenuto da soli e stiamo rischiando.
Speriamo che la gente premi l’idea e anche questa manifestazione musicale. La nostra è una sfida”.

RestArt si concluderà il 10 settembre

Il festival RestArt si concluderà il 10 settembre ma sono ancora tantissimi gli eventi proposti.
Basta citare la lettura dei Trionfi di Petrarca sotto il Trionfo della Morte a Palazzo Abatellis; gli incontri alle terrazze Abatellis su l’arte incompiuta che hanno già visto protagonisti Marco Betta e Luca Guadagnino e che proseguiranno con Beatrice Monroy e Iano Monaco; le narrazioni di Gaetano Basile; il video mapping della Battaglia di Lepanto; la stanza dello scirocco a Villa Naselli; le stanze private di Palazzo Butera; il Museo delle Stanze al Genio con la sua collezione di ceramiche; Casa Florio e Villa Alliata di Pietratagliata, la ‘rivelazione’ di questa edizione di RestArt, la villa del “principe mago” Raniero Alliata, “una scoperta – conclude Tortorici – per tutti quelli che sono appassionati di storie e di occultismo”.

Per comprare i ticket di Al Qubba Fest

CONCERTO 12,50€
https://app.restartpalermo.it/prenotazione-eventi/index/restart-palermo?e=106

https://app.restartpalermo.it/prenotazione-eventi/index/restart-palermo?e=113

INGRESSO 3 GIORNI
CONCERTO + WORKSHOP 50 €
https://app.restartpalermo.it/prenotazione-eventi/index/restart-palermo?e=114

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