Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, incontrerà domani a Roma, in visita istituzionale, il ministro della Salute Orazio Schillaci. L’incontro è un’occasione per proseguire il confronto operativo sulla riorganizzazione della Rete ospedaliera siciliana, documento apprezzato in giunta venerdì scorso, che prevede tra i vari interventi il mantenimento del Centro di cardiochirurgia pediatrica nella struttura di Taormina.

La delegazione siciliana a Roma

Insieme al presidente Schifani saranno presenti l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, e il dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino.

La nuova rete ospedaliera siciliana

Appena 4 giorni fa la giunta di governo ha detto sì alla rimodulazione della rete ospedaliera che adesso deve passare dalla Commissione Salute dell’Ars prima di tornare in giunta.

I numeri

Questi i numeri della rimodulazione: la popolazione siciliana negli ultimi dieci anni si è ridotta e il sistema sanitario deve adeguarsi alla nuova realtà, rispettando i parametri ministeriali (DM 70/2015) che prevedono 3 posti letto per 1.000 abitanti per acuti e 0,7 per lungodegenza e riabilitazione. La risposta arriva con una rete completamente ripensata che conta 139 strutture ospedaliere tra pubbliche e private. Tra gli aspetti più innovativi, il cambio di paradigma: gli ospedali periferici, anziché essere penalizzati, diventano il cuore pulsante della medicina di prossimità trasformandosi in “Ospedali di rete integrata”. Queste strutture garantiranno servizi specialistici come oncologia, gastroenterologia, oculistica e cardiologia direttamente sul territorio, evitando ai pazienti lunghi spostamenti per prestazioni che non richiedono ricoveri complessi.

Pronto Soccorso e rete dell’emergenza

Particolare attenzione è stata dedicata alle emergenze. Il presidio ospedaliero di Siracusa viene elevato a Dea di II livello, mentre l’ospedale di Patti diventa Dea di I livello, rafforzando la capacità di risposta del sistema nelle situazioni critiche. Non solo: la nuova rete potenzia le cosiddette “reti tempo-dipendenti” – quelle per infarto, ictus e traumi gravi – con nuovi punti di intervento nelle aree più carenti. L’obiettivo è garantire che ogni siciliano, indipendentemente da dove viva, possa ricevere cure salvavita nei tempi giusti.

Servizi territoriali e PNRR

La nuova rete ospedaliera vede protagonisti anche i servizi territoriali: case di comunità, centrali operative territoriali e ospedali di comunità lavoreranno in stretta sinergia con i presidi ospedalieri per creare un sistema davvero integrato, capace di seguire il paziente in ogni momento del suo percorso di cura.

Una legge per la sanità oncologica

Intanto questa mattina è stato presentato all’Assemblea Regionale Siciliana un disegno di legge per l’introduzione misure a sostegno delle persone affette da malattie oncologiche e per potenziare la prevenzione sul territorio.

La proposta, presentata da Alessandro De Leo di Forza Italia, prevede contributi economici per l’acquisto di dispositivi medici che migliorano la qualità della vita durante le terapie e il rimborso fino al 50% delle spese di viaggio e soggiorno per i pazienti costretti a recarsi fuori regione per cure. È inoltre prevista l’istituzione di un Comitato permanente per la prevenzione oncologica, con il compito di diffondere informazioni su diagnosi e trattamenti, coinvolgendo attivamente le associazioni di settore. Per De Leo, “la priorità è fornire un aiuto reale a chi affronta ogni giorno la malattia”.

200 mila vivono con una patologia oncologica

In Sicilia circa 200.000 persone convivono con una patologia oncologica, con quasi 30.000 nuove diagnosi all’anno. Per il deputato di Forza Italia, “è indispensabile intervenire con strumenti concreti che sostengano i pazienti e le loro famiglie, garantendo equità e dignità anche nei momenti più difficili. Allo stesso tempo è fondamentale sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione, da affiancare all’assistenza economica e a un’azione sanitaria incisiva”.