Riapre l’orto botanico di Palermo. Da martedì 2 giugno riapriranno i cancelli, ma all’interno non potranno esserci più di 200 persone per volta con 300 metri quadri a persona, considerando la parte effettivamente pedonabile. Per ogni spettatore ci sarà a disposizione un “giardino” personale ampio e libero, dove seguire percorsi di visita programmati per aumentare, ulteriormente, le possibilità di una visita assolutamente sicura.
Per tutto giugno il biglietto costerà 4 euro, per una famiglia di due adulti e fino a tre bambini sotto i 12 anni, 8 euro per mamma o papà con bimbo sotto i 6 anni, 3 euro, come anche per gli ultrasettantenni e gli studenti sotto i 25 anni, gli insegnanti e gli enti convenzionati. Per chi volesse contribuire alla ripresa o comunque beneficiare della OrtoCard – ingressi illimitati per un anno intero e un occhio particolare per gli eventi che presto riprenderanno -, è ancora in promozione a 30 euro (e non 40).
L’Orto Botanico cambia anche orario per questa fase di riapertura. Sarà aperto ogni giorno dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, a ingressi contingentati, all’interno non potranno esserci più di 200 persone contemporaneamente. Inoltre la pausa durante le ore più calde, permetterà la sanificazione degli spazi, per affrontare la seconda metà della giornata in piena sicurezza. E’ possibile comprare online i biglietti ma è presente anche nuova biglietteria esterna.
Per accompagnare la visita all’interno dell’Orto Botanico, sarà inoltre disponibile un’app scaricabile sul proprio smartphone.
Ripartono anche le attività, con un occhio di riguardo per i più piccoli: dal 15 giugno ecco il campus estivo realizzato da CoopCulture, in collaborazione con libreria Dudi e OrtoCapovolto: mettere le mani nella terra, scoprire le piante, i semi, i fiori, per sviluppare un’anima green sin da piccoli. E si sta costruendo anche un programma di attività con gli artisti, sempre in completa sicurezza.
“D’intesa con il Rettore, Fabrizio Micari e con il direttore dell’Orto Botanico, Rosario Schicchi – spiega Paolo Inglese, direttore del SiMuA, i Servizi Museali di Ateneo – abbiamo deciso di aprire, dopo aver verificato con il Servizio Prevenzione e Protezione dell’Ateneo, la correttezza di tutti i protocolli formali e sostanziali immaginati e posti in essere. La nostra intenzione è quella di garantire la massima, se non assoluta, sicurezza al visitatore e agli operatori che lavorano nell’Orto. Nel frattempo, durante il lockdown non abbiamo smesso di piantare nuovi esemplari, implementare il giardino delle piante officinali e restaurare diversi angoli dell’intero complesso”.
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