Laboratori d’analisi in ginocchio. La Regione Siciliana violerebbe le norme nazionali ed europee in materia di riassetto dei laboratori di analisi cliniche e di medicina specialistica e creerebbe così situazioni di monopolio”. È questo il grido d’allarme di centinaia di strutture siciliane che a causa del riassetto della rete laboratoristica privata definita dalla Regione Siciliana e già bloccata dal TAR sono in grave sofferenza economica. Da tali denunce è scaturita l’interrogazione che il deputato M5S all’Ars Salvatore Siragusa (primo firmatario) ha depositato in queste ore a palazzo dei Normanni.

“La pseudo lotta agli sprechi della Regione Siciliana – dichiara Siragusa – ancora una volta non va a toccare i veri centri di spreco, ma si concentra sui privati, costringendo i laboratori d’analisi ad aggregarsi in un strutture sovra-regionali. Tutto ciò sommato ad un progressivo innalzamento dei costi dei controlli, dovuto principalmente ai costi di Verifica Esterna di Qualità (VEQ), assolutamente fuori mercato, sia per il costo (300/400 % in più), che per la quantità. Fattori che stanno provocando il progressivo dissesto finanziario dei Laboratori di analisi. I decreti 1933/2009 e 2674/2009 della Regione Siciliana prevedono come modalità di aggregazione la sola ed esclusiva forma di Società di capitale, che in caso di adesione delle strutture ne cancella l’esistenza nel rapporto con il sistema sanitario nazionale, gli fa perdere il codice regionale dell’accreditamento e l’autorizzazione sanitaria”.

“La Regione inoltre – continua Siragusa – con tali decreti violerebbe la Conferenza Stato Regioni 61/2011 in materia di Controllo di Qualità con costi totalmente a carico delle Strutture. Con questo sistema i laboratori d’analisi dei piccoli centri siciliani sono costretti alla chiusura, con una flessione di offerta sanitaria per i pazienti ed ovviamente un calo nell’occupazione. Morale – sottolinea Siragusa – il classico colpo di genio della Regione Siciliana. Per queste ragioni abbiamo chiesto al Presidente della Regione ad al suo Assessorato alla Salute di sospendere i provvedimenti emanati sino ad oggi; di avviare un confronto con le parti interessate per realizzare una sostanziale revisione dell’intero riordino della rete delle Strutture di Laboratorio coerente con le norme e con le esigenze reali dei Cittadini Siciliani; di avviare una profonda verifica del sistema di controlli di qualità (VEQ) sia per le modalità operative che dei costi”.

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