Si conclude il rimpatrio organizzato dall’Ambasciata italiana a Tunisi con il coordinamento della Prefettura: è attraccata al porto di Palermo la nave “GNV ATLAS”, battente bandiera italiana, partita da Tunisi con a bordo 91 passeggeri di nazionalità italo-tunisina, autorizzati al rientro in Italia, per motivi di assoluta necessità ed urgenza, dal Governo tunisino d’intesa con l’Ambasciata italiana di Tunisi.

La Prefettura di Palermo, in stretta sinergia con l’Ambasciata italiana di Tunisi e con le Autorità regionali, ha provveduto al coordinamento delle diverse fasi dell’operazione, sulla base di una complessiva pianificazione, modulata sulla specificità dell’attuale situazione emergenziale, con il coinvolgimento, oltre che delle Forze di Polizia, della Polmare, dell’Autorità Portuale, della Guardia Costiera, della Dogana e della Polizia Municipale, altresì della locale ASP, dell’USMAF, della CRI, del Servizio SUES 118 e dei volontari della Protezione Civile Regionale, che hanno fornito, ciascuno per i profili di competenza, il proprio contributo nelle diverse attività di accoglienza, controllo ed assistenza.

Particolare attenzione è stata prestata ai profili sanitari connessi all’emergenza epidemiologica in atto, con la pronta attivazione, oltre che dei controlli sanitari necessari e che preludono allo sbarco, anche  degli interventi funzionali al monitoraggio dell’attuazione delle successive misure di contenimento.

Anche a loro, adesso, toccherà un periodo di quarantena preventiva e prudenziale di 14 giorni per accertare che non abbiano contratto il virus e dunque che non ci siano pericoli di contagio. Una misura che viene adottata tanto con chi rientra dal Nord Italia quanto con chi arriva in qualsiasi modo in Sicilia come, ad esempio, i migranti.

Proprio parlando di migranti sempre ieri è giunta a Palermo anche la nave Aita Mari di una ong Spagnola. I migranti che si trovavano a bordo sono stati, anch’essi, posti in quarantena su una nave appositamente allestita come era già avvenuto, il giorno precedente, con i migranti della Alan Kurdi. Scelte adottate dopo le polemiche prese di posizione della Regione che si opponeva allo sbarco senza preventiva quarantena.

Il contributo dei diversi attori istituzionali ha consentito il regolare svolgimento dell’intera operazione.