La Regione multa i Comuni per i pessimi risultati (non) ottenuti nella raccolta differenziata. E i sindaci dovranno aumentare al Tari per pagarla, caricando il costo aggiuntivo su cittadini e imprese.
Complessivamente, secondo l’Anci Sicilia, che ha già chiesto una moratoria, l’ecotassa ammonterà a 85 milioni di euro soltanto per il 2016. E la Tasi dovrebbe esser di 75 euro più cara per ogni famiglia.
La raccolta differenziata nei Comuni della Sicilia, secondo le direttive della Regione, sarebbe dovuta essere di almeno il 20% nel 2010, il 40% nel 2012 e il 65% nel 2015. Per il recupero della materia, gli obiettivi erano rispettivamente del 15% (2010), 30% (2012) e 50% (2015). Pessimi i risutltati ottenuti: nessuno dei vecchi 27 Ato Rifiuti sulla differenziata 2012 e 2013 ha raggiunto la percentuale minima prevista dalla legge. L’articolo 46 della bozza della Finanziaria di quest’anno stabilisce l’entità della multa da comminare ai Comuni.
Inoltre, l’articolo 30 della stessa legge che presto sarà discussa all’Ars prevede un tributo speciale per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi (Eco tassa). “Da una stima dei nostri uffici – sostiene Paolo Amenta, vicepresidente di Anci Sicilia – quasi tutti i Comuni siciliani pagheranno un’ ecotassa per un totale di quasi 45 milioni di euro, calcolando una media di circa 20 euro a tonnellata di rifiuti indifferenziati conferiti in discarica”.
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