Il governatore siciliano Rosario Crocetta ha chiesto all’esecutivo nazionale il riconoscimento dello stato d’emergenza in materia di rifiuti. L’istanza, sottoscritta dall’assessore all’Energia Vania Contrafatto, è stata invata dal presidente della Regione al Consiglio dei ministri, alla Protezione civile nazionale e al ministero dell’Ambiente.

Nonostante gli annunci relativi all’imminente realizzazione di due termovalorizzatori, al momento la Regione Siciliana non dispone di un piano dei rifiuti e delle discariche che indichi in maniera chiara tempi e modalità di realizzazione degli impianti per il trattamento sull’Isola.

Immediate le polemiche sono piovute addosso al governatore.

Per il capogruppo di Forza Italia all’Ars Marco Falcone, “un atteggiamento pilatesco di chi, essendo per molto tempo rimasto inadempiente, vuole scaricare ad altri quegli oneri e quegli adempimenti che dovevano essere propri.La Regione dica chiaramente cosa vuole fare, come intende risolvere il problema discariche in Sicilia e quali sono le azioni tese ad accompagnare i comuni dell’isola in un processo di differenziazione dei rifiuti. Il permanere di questo stato di cose determinera’ in breve tempo l’esaurimento delle discariche”.

Mentre secondo il Movimento 5 Stelle, “Crocetta ammettendo di aver fallito farebbe bene a questo punto a dimettersi”. Commenta in questi termini la deputata nazionale Claudia Mannino. Secondo la parlamentare la lettera di Crocetta con cui chide lo stato di calamità per la gestione dei rifiuti rappresenta “il fallimento del suo governo regionale. Nel merito di questa istanza, per di più, bisogna ricordare che, almeno dal 2010 in poi, la gestione dei rifiuti in Sicilia è stata “governata” attraverso strumenti emergenziali: prima attraverso poteri speciali derogatori messi in campo con le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri; poi con l’emanazione da parte del Presidente della Regione Siciliana di ordinanze contingibili ed urgenti ai sensi dell’art. 191 del D.Lgs 152/2006. In parole povere mai con strumenti ordinari ma sempre straordinari. Con quali risultati? Nessuno. E’ questo il fallimento di Crocetta: in tre anni e mezzo nulla è cambiato, tant’è che la gestione dei rifiuti in Sicilia continua ad essere un disastro! Crocetta invece di continuare a fare annunci in commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, di cambiare assessori e dirigenti e chiedere l’ennesimo commissariamento farebbe bene a dimettersi giacché quello che lui propone è in continuità con quanto è sempre stato fatto ossia devastare l’ambiente attraverso deroghe a leggi regionali, nazionali e direttive comunitarie”.

La questione rifiuti è balzata in questi mesi anche all’attenzione dell’esecutivo europeo dopo gli interventi e denunce dell’eurodeputato M5S Ignazio Corrao: “La Regione siciliana – spiega Corrao – non è stata capace nemmeno di aggiornare il piano rifiuti sul quale peraltro è in corso la procedura di infrazione su scala nazionale e purtroppo l’esecutivo targato Crocetta nonostante le nostre ripetute sollecitazioni non ha ancora sottoposto il piano alla Vas, così come prevedono le norme nazionali ed europee, mostrando una improvvisazione che può essere frutto di incompetenza o intenzionalità politica nel lasciare il mondo come si trova”.