“Se i nostri autocompattatori domani saranno lasciati nuovamente dietro ai cancelli della discarica di Catania, porteremo i rifiuti davanti a Palazzo d’Orleans. Crocetta si assuma le responsabilità di una programmazione inesistente e di scelte improvvisate”.

E’ un ultimatum bello e buono quello indirizzato a Crocetta dal sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, che ha visto i “suoi” autocompattatori, colmi di rifiuti, bloccati davanti alla discarica di Catania.

“Non ci hanno consentito di entrare – dice Cinque – perché la discarica aveva ampiamente superato i limiti della conferibilità. E assieme a noi sono rimasti fuori numerosi altri Comuni, a riprova di una gestione scellerata dell’emergenza e di una enorme improvvisazione. Non passi il messaggio che se le strade dei Comuni saranno invase dai rifiuti la colpa sarà dei sindaci. Non possiamo permetterlo, pertanto se anche domani non ci sarà data la possibilità di conferire in discarica dirotteremo gli autocompattatori verso piazza Indipendenza a Palermo, sotto alle finestre di Crocetta . Altri Comuni sono pronti a fare la stessa cosa”

Torna a chiedere le dimissioni del presidente della Regione, il M5S: “Crocetta – dice il deputato all’Ars Giampiero Trizzino – ha dimostrato di non essere capace, rendendosi autore solo di scelte scellerate e nulla più: si dimetta. In 4 anni l’emergenza anziché diminuire è aumentata. I Comuni sono letteralmente strozzati dai rifiuti. Scaricare su di loro le responsabilità è pretestuoso. I Comuni sono tenuti a raccogliere i rifiuti; la Regione, invece, deve pianificare le attività di recupero e di smaltimento. La Sicilia, sotto la guida del Pd, in 4 anni, non ha fatto alcun passo in avanti, anzi le condizioni preesistenti si sono addirittura aggravate. La vicenda di Bagheria è emblematica: un Comune dell’area metropolitana di Palermo, costretto ad abbancare rifiuti a Catania. Questa mattina addirittura gli autocompattatori del Comune bagherese hanno trovato i cancelli della discarica chiusi. Ciò vuol dire che Bagheria attualmente è priva delle condizioni minime per la raccolta dei rifiuti”.