E alla fine la tanto temuta emergenza rifiuti esplose in tutto la sua drammaticità. Tonnellate di immondizia in strada a Carini e lungo l’autostrada Palermo – Mazara del Vallo e lungo l’asse Palermo – Catania, a Bagheria il sindaco vieta di conferire i rifiuti nei cassonetti e impone ai cittadini di tenerli a casa perché non si riesce a smaltirli e i sindaci del Movimento 5 stelle si preparano ad una protesta eclatante: se domani non ci saranno indicazioni precise porteranno gli auto compattatori carichi invece che in coda alle discariche dove restano anche per 24 ore in attesa di poter scaricare, direttamente a palazzo d’Orleans alla Presidenza della Regione per consegnare i rifiuti a Crocetta.
E un privato gira un video davanti ai rifiuti con i figli e manda un appello social a Mattarella con un semplice, da palermitano che vive al nord mi vergogno quando torno in Sicilia.
E mentre l’emergenza monta, la politica litiga. Dal Ministero la scorsa settimana hanno minacciato di ritirare l’intesa sull’ordinanza emanata a fine maggio e che non sta funzionando e non viene rispettata dalla Regione, il Ministro Gianluca Galletti dice di non voler arrivare al commissariamento ma invita Regione e comuni a fare ciascuno la propria parte, il sindaco della città metropolitana di Palermo, Leoluca Orlando, litiga con l’assessore ai Rifiuti della Regione Vania Contrafatto, quello della città Metropolitana di Catania Enzo Bianco chiede l’intervento dei prefetti per ottenere una corsi privilegiata dei comuni del suo comprensorio per il conferimento alla discarica di Lentini.
E poi c’è lui, il Presidente Crocetta che chiede aiuto alle discariche di Bellolampo e Siculiana. La prima, discarica pubblica di Palermo, dovrebbe portare il trattamento a 1500 tonnellate dalle attuali 950, la seconda riaprire ma non ha l’impianti TMB e minaccia di requisire le discariche e forzare gli impianti e i blocchi al conferimento.
La situazione rischia di diventare esplosiva e l’emergenza sanitaria è alle porte
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