I Comuni siciliani al centro dell’attenzione regionale e nazionale. Dopo l’Assemblea straordinaria del 27 dicembre che, di fatto, ha segnato la rivolta dei primi cittadini dell’isola guidata dall’Anci, cambiano i presupposti se non ancora i fatti.,
Così come annunciato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci proprio in occasione dell’Assemblea straordinaria dei Comuni, il dipartimento delle Autonomie locali, ha impegnato le risorse per gli enti locali. Si tratta di 70 milioni di euro destinati a investimenti, che si vanno ad aggiungere ad altri 45 milioni di euro, già assegnati nelle scorse settimane. Beneficiari sono tutti i Comuni dell’Isola. Una volta registrato il decreto, firmato dal dirigente generale Margherita Rizza, si potrà procedere al trasferimento delle relative somme.
Intanto dall’Anci Sicilia, l’associazione dei Comuni, giunge notizia che martedì 7 gennaio in visita arriverà il Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano al quale i comuni racconteranno la situazione che vivono e presenteranno le loro richieste per uscire da uno stato di crisi perenne in cui versano ormai da oltre 7 anni.
La situazione dei Comuni siciliani non si potrà certamente risolvere con queste risorse. Già all’indomani dell’assemblea straordinaria Anci l’Asael, l’associazione degli amministratori locali, aveva rilanciato un allarme senza precedenti soprattutto per i quasi 100 comuni che rischiano il dissesto.
Secondo Matteo Cocchiara “È chiaro che la crisi dei Comuni è strutturale e non contingente e pertanto c’è la necessità di una nuova configurazione del sistema delle autonomie in Sicilia al fine di dare certezze a chi viene chiamato democraticamente e con spirito di servizio a gestire i destini di una comunità”.
Per il presidente dell’Asael “non è più rinviabile un coinvolgimento delle rappresentanze dei Comuni nei tavoli romani assieme alla Regione al fine di potere rappresentare i fabbisogni delle popolazioni amministrate e ricevere garanzie. La partita ormai non può che essere giocata ‘a tre’ – conclude Cocchiara – su di un tavolo fatto non più di promesse ma sul sistema dei reali Livelli essenziali di prestazione
Commenta con Facebook