Ancora un nulla di fatto in giunta regionale per la Riforma dei rifiuti. Doveva essere approvata entro il 15 giugno in base all’accordo con Roma ma slittata la prima volta, al riforma non riesce a trovare spazio per essere trattata in giunta.

Nella seduta di ieri la delibera era all’ordine del giorno e si è aperta la discussione che, però, non ha portato all’approvazione del Ddl da inviare all’Ars.

Già nel primo step di verifiche che l’assessore Contrafatto ha avuto al Ministero dell’ambiente, l’argomento è stato all’ordine del giorno. La Regione è venuta via solo con una tirata d’orecchie’ visto che l’accordo non parlava di approvazione ma di presentazione in giunta e l’assessorato aveva depositato la bozza di riforma il 13 giugno.

A impedire il via libera alla riforma non sono circostanze e occasioni particolari come la prima volta, quando l’assenza del governatore fece slittare il tema.C’è una precisa strategia del Pd non renziano che frena sulla nascita dell’Eser , l’agenzia unica per i rifiuti che l’assessorato propone per sostituire Ato ed Srr.

In base alla nuova legge andrebbero in pensione i 27 Ato e le 18 Srr che avrebbero dovuto sostituirli con la riforma Lombardo  Ma il nuovo ‘carrozzone’ non piace così come non piace l’idea dell’albo unico dove far confluire tutti i dipendenti.

E intanto la prossima settimana a Roma ci sarà un nuovo incontro al Ministero dell’ambiente per verificare l’avanzamento del piano e il rispetto degli accordi. un incontro la quale l’assessore rischia di doversi presentare, suo malgrado, a mani vuote.

La giunta, però, ha trovato il tempo di affrontare altri argomenti non inseriti all’ordine del giorno come il rinnovo del contratto per 5 anni al segretario generale Patrizia Monterosso