Riforma del sistema idrico da proporre presto in giunta, semplificazione della raccolta differenziata per superare il gap nelle grandi città e raggiungere gli obiettivi utilizzando strumenti tecnici, un piano preciso per il fotovoltaico che abbatta il consumo suolo e per l’eolico off shore.

Sono le idee di Francesco Colianni, assessore regionale all’energia e ai servizi pubblici insediatosi da 5 mesi dopo le dimissioni annunciate di Roberto Di Mauro. Colianni detta la sua ricetta ospite di Talk Sicilia parlando di emergenze e di scelte ma anche di politica con lo sguardo rivolto ad Enna, la sua città della quale è stato vice sindaco.

Un assessorato in eterna emergenza

Quello all’energia è un assessorato in eterna emergenza e non solo perchè si trova ad affrontare emergenza idrica ed emergenza rifiuti. In passato dalle colonne di BlogSicilia l’assessore Di mauro aveva parlato di una assenza cronica di personale che impediva di fare le cose. Una situazione che Colianni ha ereditato “L’assessore Di Mauro che è stato mio predecessore, ha profondamente ragione. L’Assessorato regionale Energia e servizi di pubblica utilità certamente sconta un deficit di organico ma su questo ritengo che poi la politica debba trovare certamente delle soluzioni. Ci stiamo lavorando e la situazione sta gradualmente migliorando”

Una Regione che necessita di scelte energetiche

“La Regione farà scelte energetiche precise. Penso ad un uso chiaro dello strumento della  pianificazione. Approveremo in giunta nelle prossime settimane un dispositivo applicativo che dà le regole nel settore. Faccio un esempio banale: il fotovoltaico può essere rivisto e trasformato in agrivoltaico evitando di consumare territorio ed ottenendo il duplice risultato ovvero quello della coltivazione agricola e quello della produzione energetica da pensiline solari”.

“Del suolo non vi è dubbio che certamente c’è un consumo elevato che va regolamentato. Possiamo porre dei rimedi dando nei dispositivi applicativi un fast track. Lo stesso si può fare nel settore eolico guardando agli impianti off shore sui quali c’è un grande dibattito in corso nel Paese. La Regione può lavorare con i big player nazionali e internazionali  e pensare insieme ad un modello che ha un’ottima produzione energetica da un lato e dall’altro che non sia impattante certamente per il territorio. Io ritengo che i vari interessi possano essere coniugati”

I costi dell’energia

“Il cittadino ancora paga a caro prezzo l’energia rispetto all’impiantistica legata alle rinnovabili. Per questo si sta approfondendo il tema delle tariffe zonali. In Sicilia ci occuperemo molto di questo perché le tariffe zonali oggi danno un cambio di calcolo energetico. Incontreremo ARERA, che poi è l’ente sostanzialmente regolatore per comprendere quando intenda applicarle, visto che la norma esiste già. Questo potrebbe apportare dei benefici notevoli ai cittadini siciliani”.

La questione dei rifiuti e la differenziata che non decolla

“La questione rifiuti va vista nel suo complesso non può essere scorporata. Non possiamo parlare separatamente di piano rifiuti, di termovalorizzatori, di raccolta differenziata e dei bandi per gli impianti di compostaggio e i CCR. Il Presidente la Regione ha messo in campo una azione coraggiosa sul piano rifiuti e per i termovalorizzatori. ieri si è arrivati ad un punto mai toccato prima.  Stiamo lavorando per rendere il sistema idoneo e per far sì che abbia una grande coerenza nel ciclo di smaltimento e riutilizzo  Questa coerenza la otteniamo anche con una prossima misura sugli avvisi che l’Assessorato ambiente produrrà. Stiamo lavorando con la Presidenza della Regione d’intesa col Presidente per quanto concerne l’impiantistica legata al riciclo”.

Per quanto riguarda i bandi andati deserti o quasi abbiamo provveduto ad una proroga ma domani sarò io ad andare all’Anci per capire dove il meccanismo si inceppa e trovare, con i comuni, il modo migliore per andare avanti”.

“I Comuni e i sindaci scontano la stessa difficoltà che ha l’assessorato regionale, cioè quella di essere sforniti, ad esempio, di uffici tecnici o di ragionerie. Voglio dire, su questo ritengo che ci possano essere delle soluzioni. La Sicilia certamente non perderà risorse legate al FESR proprio perché l’assessorato ha emanato su acqua rifiuti tutti i bandi. Ne manca esclusivamente uno che è quello legato all’impiantistica. Ma sull’impiantistica legata al riciclo stiamo facendo un ragionamento puntuale anche legato all’analisi dei flussi delle singole frazioni su cui ci stiamo confrontando. Un lavoro di équipe, di squadra, ovviamente con gli uffici della Presidenza la Regione per far diventare questo piano lo strumento di pianificazione il più coerente possibile”.

Semplificare la differenziata nelle aree metropolitane

“331 comuni sui 391 siciliani hanno raggiunto il range di raccolta differenziata sono il 60%. Ci sono tantissimi comuni che raggiungo l’ottanta il 90% che hanno fatto i compiti a casa con eccellenti sindaci eccellente. Abbiamo un problema sulle aree metropolitane di Palermo e Catania. Ritengo che rispetto a questo piano su impiantistica del riciclo dei rifiuti che dicevo poc’anzi che gli uffici possano pensare a queste due aree con un approccio diverso della raccolta differenziata che la semplifichi sempre di più. Insomma chiedere una raccolta meno dettagliata ai cittadini e poi magari lasciare che sia l’impianto di ultima generazione a differenziare il rifiuti ancora meglio. Ma su questo spero di darle diciamo delle notizie più concrete. Al momento stiamo lavorando a un’ipotesi del genere che possa superare il problema  e semplificare il percorso perché le ripeto la politica deve trovare delle soluzioni quando ci sono dei dati che ovviamente non collimano”

Una riforma degli ambiti idrici

Parlando, invece, di acqua c’è una frammentazione importante in Sicilia sia sulle tariffe, sia sulla disponibilità della risorsa idrica che sulla efficienza delle reti. in un periodo di carenza idrica questi sono problemi che rischiano di diventare di grandi dimensioni.

“La Regione Siciliana per via di una norma di circa un decennio orsono deve lavorare ambiti territoriali diversi fra loro ciascuno con una funzione di indirizzo e di pianificazione diversa dall’altra. Su questo io vorrò proporre nel brevissimo periodo, confrontandomi ovviamente con la Giunta e con il Presidente Regione, una riforma del settore idrico che possa certamente migliorare il servizio.  Bisogna riformare il sistema in modo che la situazione sia uguale per tutti e anche sul fronte delle tariffe non ci siano cittadini che pagano più di altri come succede adesso”

Reti colabrodo e dighe mal connesse fra loro

Le soluzioni ci sono sempre quando si mette in campo un’azione politica e amministrativa proprio sull’efficientamento idrico. Noi abbiamo dei bandi di prossima scadenza ancora aperti in assessorato. Su cui ritengo che le ATI stiano lavorando. Ce n’è uno da 109 milioni di euro che riguarda l’efficientamento idrico, le reti fognarie e il sistema di depurazione oltre a tantissimi altri fondi ad esempio sul settore depurativo su cui mi auguro che le ATI stiano facendo il loro dovere. Se non lo faranno sarò io stesso a convocarle per trovare delle soluzioni idonee anche dal punto di vista progettuale. Quindi, veda, io ritengo che il settore idrico possa avere ovviamente un miglioramento delle proprie condizioni esclusivamente se riusciamo a condividere al meglio le azioni e coordinarle”.

“Ci sono fondi, poi, per interventi legati alle interconnessioni idriche tra le dighe. Opere  fondamentali perché in questo modo si può equilibrare il livello idrico e trasportare l’acqua dove c’è più bisogno. E su questo tema abbiamo proprio lavorato per stanziare risorse economiche sulle progettazioni entro dicembre”.

La video intervista integrale

Nella video intervista integrale Colianni ha parlato anche di tanto altro affrontando i temi politici riguardanti l’ennese ma anche i temi legati all’emergenza idrica in tutta la Sicilia centrale. Altri estratti puntuali li troverete sul nostro giornale che si occupa di aree interne, ViviEnna mentre qui trovate a seguire l’intervista integrale