Si al cambio fra Pietro Alongi ed Andrea Mineo, con le compensazioni di sottogoverno al momento messe in stand by. Questi sono alcuni dei punti che vengono fuori dalla riunione che si è tenuta questo pomeriggio a Villa Niscemi fra il sindaco Roberto Lagalla e i rappresentanti dei partiti del centrodestra. Motivo del contendere le trattative che vanno avanti da oltre due mesi sul tema del rimpasto. Dibattito interno alla coalizione per il quale, nei giorni scorsi, c’erano state dure prese di posizione da parte di alcuni dei principali attori della maggioranza a Palermo. Fra questi il capogruppo della Nuova DC Domenico Bonanno che aveva perfino palesato una possibile spaccatura fra i moderati e il primo cittadino.
Oltre due ore di riunione a Villa Niscemi
Tutto superato, almeno a sentire quanto dichiara il sindaco in una nota emanata a margine del lungo incontro a Villa Niscemi. “Nel corso della riunione odierna con le rappresentanze dei partiti, ho avuto piacere di riscontrare ritrovata unità di intenti e confermata volontà di proseguire il percorso di cambiamento della città“, ha sottolineato Roberto Lagalla in una nota. Oltre due ore di riunione, iniziata intorno alle 17.30, nelle quali non sono mancati alcuni momenti di tensione fra gli attori coinvolti. Reticenze, in particolare, che si sono palesate sul tema delle compensazioni di sottogoverno.
Congelate le compensazioni di sottogoverno
Come è noto, a margine dell’incontro fra Fratelli d’Italia e il primo cittadino tenutosi il 1 novembre, erano filtrate indiscrezioni secondo cui Roberto Lagalla, al fine di bilanciare l’uscita di scena di Andrea Mineo e quindi la perdita di un assessore, avrebbe concesso al gruppo di Fratelli d’Italia la nomina di alcuni profili centrali per il funzionamento della macchina amministrativa. Indiscrezioni mai smentite e per le quali qualcuno aveva parlato di un “patto di Ognissanti” sull’esecutivo comunale. Questione che, dopo la riunione di oggi, viene invece congelata, in attesa di ulteriori confronti individuali fra il sindaco e i partiti della maggioranza. Anche perchè, ha palesato un autorevole fonte di Forza Italia, la “ridistribuzione delle posizioni di sottogoverno dovrebbe riguardare egualmente tutte le compagini politiche in campo“.
Il cambio Alongi-Mineo
Fatto confermato anche dal primo cittadino. “Eventuali altre esigenze saranno oggetto di successive e dirette interlocuzioni tra il sindaco e le singole forze politiche della coalizione”, ha annunciato nella nota il sindaco Roberto Lagalla che poi ha tenuto a fare il punto sui cambi in Giunta. “In atto, si procederà alla sostituzione dell’assessore Andrea Mineo, che resterà in carica fino alla metà di novembre per ultimare delicati dossier e che ringrazio per il suo operato svolto fino ad oggi, con Pietro Alongi e ad eventuali altre sostituzioni che i partiti vorranno rappresentare”. Per variazioni più organiche, a sentire il primo cittadino, bisognerà aspettare almeno “alla decorsa metà della legislatura l’eventuale e più generale riequilibrio nella composizione della giunta e degli organi consiliari”. Ovvero, appuntamento a dicembre 2024. Ciò salvo complicazioni.
Avvicendamento in casa Lega?
Alla riunione hanno partecipato Dario Chinnici per la lista del sindaco (Lavoriamo per Palermo, gruppo che contiene al proprio interno anche esponenti di Italia Viva), Forza Italia rappresentata da Domenico Macchiarella, Marcello Caruso e Gianluca Inzerillo, i meloniani Carolina Varchi, Giampiero Cannella e Alessandro Aricò, la nuova Dc con Giorgio Cipolla, Domenico Bonanno e Stefano Cirillo e, infine, Annalisa Tardino in casa Lega. Ed è proprio nel Carroccio che si potrebbe giocare una delle partite più importanti della questione rimpasto. Secondi i rumors di Radio Palazzo infatti, sembra che sia tornato sul tavolo del confronto politico anche l’avvicendamento tutto leghista fra Alessandro Anello e Sabrina Figuccia. Fatto sul quale ci vocifera di un’ulteriore momento di riflessione nei prossimi giorni.
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