Roberto Lagalla sarebbe pronto a rompere gli indugi. Il sindaco avrebbe deciso di spezzare la stasi che regna da settimane sulla questione legata al rimpasto della Giunta Comunale. L’idea del sindaco è quella di autorizzare l’ingresso in Giunta di Pietro Alongi, alfiere azzurro vicino a Renato Schifani. Fatto che permetterebbe di ribilanciare, come chiesto da Forza Italia, gli equilibri dell’esecutivo all’inizio della consiliatura. A lasciargli il posto dovrebbe essere Andrea Mineo, ex forzista passato un paio di mesi fa a Fratelli d’Italia. Su tutte le furie proprio i meloniani, che si sentirebbero messi in una posizione di secondo piano dalla decisione presa dal sindaco. Fatto che potrebbe comportare conseguenze sul piano politico. Ma il sindaco, a tal proposito, potrebbe mettere in campo un piano B di emergenza per conservare i numeri necessari a governare in Consiglio Comunale.

Alongi pronto a firmare

Secondo fonti di palazzo, il futuro assessore potrebbe firmare le carte già domani. Dopodichè si potrebbe procedere ai controlli formale e, lunedì, vederlo giurare al Comune. Sul piede di guerra Fratelli d’Italia, che avrebbe già pronto un documento di fuoco sulla questione, con la possibilità non troppo remota di ricorrere a decisioni estreme. Oggi pomeriggio ci sarà un nuovo faccia a faccia, volto a smussare gli angoli. Ma gli animi sono tutt’altro che sereni. Secondo fonti interne a Sala Martorana, i meloniani non avrebbero apprezzato la controproposta del sindaco di assegnare posti di riferimento all’interno delle società Partecipate (Amap, AMG Gas e fondazione Sant’Elia su tutte) ad FdI. Posti che, evidenzia il componente di Fratelli d’Italia, erano già di competenza del partito, come stabilito a gennaio nella più generale partita che ha riguardato le società Partecipate. Inoltre, la decisione di scartare il quarto assessore meloniano avrebbe comportato, come controrichiesta, quella di mettere in discussione la presidenza in Consiglio Comunale di Giulio Tantillo. Fatto che non avrebbe trovato d’accordo il primo cittadino.

Il piano B di Lagalla in casa di crisi con FdI

Nell’ala più a destra della maggioranza di Roberto Lagalla, la decisione non è stata presa bene. Se le cose non dovessero andare bene oggi pomeriggio, FdI sarebbe pronta ad emanare un comunicato di fuoco con cui fondamentalmente aprire una crisi di governo. Cosa che, dopo un anno e mezzi di Giunta, sarebbe un smacco per l’intero centrodestra. Ma, in una simile ipotesi, il primo cittadino sarebbe pronto a ricorrere ad un piano B pescando alcuni consiglieri più moderati dalle opposizioni, vicini alla linea di pensiero di Lavoriamo per Palermo, per rinforzare i suoi ranghi e quelli della maggioranza. In alternativa, laddove l’accordo dovesse essere trovato, ci sarebbero comunque dei cambiamenti da affrontare in casa Fratelli d’Italia. Carolina Varchi infatti starebbe accelerando verso le sue dimissioni da vicesindaco, lasciando il suo posto a Giampiero Cannella e la casella vacante fra gli assetti di FdI a Toti Longo. Ma il sindaco, anche in questo caso, non sarebbe d’accordo, volendo rispettata la rappresentanza di genere in Giunta. Al netto di come andrà oggi pomeriggio, la decisione del sindaco sembra ormai vicino. Il rimpasto al Comune di Palermo è ormai alla stretta definitiva.

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