Si scioglie uno dei nodi principali legati al rimpasto al Comune di Palermo. Come da previsioni, il sindaco Roberto Lagalla ha incontrato questo pomeriggio il coordinatore regionale di Forza Italia Marcello Caruso per discutere dei cambi all’interno dell’esecutivo cittadino. Un incontro proficuo dal quale sono stanzialmente emerse le indiscrezioni della vigilia. Il partito azzurro ha infatti chiesto la sostituzione di uno dei suoi tre assessori, ovvero l’ormai ex Andrea Mineo, con il profilo di Pietro Alongi, già deputato all’ars ed ex assessore provinciale. Confermata invece la posizione di Rosi Pennino. Decisivo per l’assessore alle Politiche Sociali l’abbraccio politico al deputato regionale Edy Tamajo, frutto di una serie di interlocuzioni avvenute nei giorni scorsi. Fatto che permette di allentare quelle che sono state le tensioni avute fra la compagine azzurra e il primo cittadino, vista la stima omnidirezionale di cui gode la stessa Pennino sia all’interno della Giunta che del centrodestra.

La posizione di Forza Italia

Una presa di posizione annunciata ufficialmente dal coordinatore regionale Marcello Caruso. “La delegazione di Forza Italia ha ribadito che il partito non intende entrare nel merito delle scelte che afferiscono alla competenza esclusiva del primo cittadino circa la composizione complessiva della Giunta, ed ha quindi comunicato la volontà di procedere alla naturale sostituzione di un assessore precedentemente indicato dal partito all’inizio della consiliatura, e che ha ora aderito ad un’altra forza politica. La delegazione ha identificato in Piero Alongi, già deputato all’Ars ed Assessore provinciale, il nuovo rappresentante di Forza Italia all’interno dell’Amministrazione cittadina”.

“Abbiamo fatto presente – ha proseguito l’esponente di Forza Italia – che, così come nella tradizione di Forza Italia che non ha mai fatto prevalere logiche correntizie, ispirata da sempre alla politica del buon Governo e animata da un grande senso di responsabilità, si vuole unicamente un riequilibrio della rappresentanza del partito nella Giunta. Si è ribadito l’apprezzamento e la fiducia nei confronti degli assessori Pennino e Tamajo che alla luce del buon lavoro svolto, nelle aree di loro competenza, hanno apportato un positivo contributo all’attività svolta dall’Amministrazione comunale. Alla luce di tutto ciò siamo convinti – ribadisce Caruso – che il sindaco debba, senza indugio, dare seguito a quanto rappresentato, così da ripristinare il giusto riconoscimento agli elettori di Forza Italia che, rendendolo il partito più votato alle amministrative del 2022, hanno contribuito alla vittoria del centrodestra e del sindaco”.

Cosa farà Fratelli d’Italia?

La palla passa nuovamente a Roberto Lagalla che, a questo punto, dovrà verificare la disponibilità di Fratelli d’Italia di rinunciare ad uno dei suoi alfieri in Giunta, ovvero Andrea Mineo. Un’operazione, quella dell’ingresso dell’assessore al Patrimonio ufficializzata sabato alla convention del partito, che ha portato nei ranghi dei meloniani diversi consiglieri comunali in varie aree della Sicilia. In attesa di capire quando il vicesindaco Carolina Varchi deciderà di lasciare il proprio ruolo da vicesindaco, per la cui successione si fa da tempo il nome di Giampiero Cannella, il partito di Giorgia Meloni dovrà rinunciare a qualcuno dei suoi luogotenenti. Se non sarà Mineo, il principale indiziato di un addio è a questo punto Dario Falzone, assessore al Personale ed ex vicesindaco in epoca Cammarata. Ciò in attesa di vedere concretizzato un altro movimento in entrata in Giunta, ovvero quello di Toti Longo.

 

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