Un nuovo look moderno e accattivante, il restyling degli interni ma anche delle parti esterne puntando sul giardino che possa essere anche luogo di grandi eventi e non più una ma due piscine, una delle quali riservata agli ospiti dell’hotel mentre la seconda aperta al pubblico e accessibile anche dall’esterno dell’hotel non solo per i turisti ma anche per i palermitani che vogliono alternare il mare alla piscina.
Sarà questo il nuovo volto del Mondello Palace Hotel. La struttura, chiusa da tempo, tornerà a splendere sotto il marchio di una multinazionale, la francese Accor, che a Palermo è già presente con il Palermo centro hotel Mercure, ma vuole entrare nel business mare e farlo nel migliore dei modi.
La multinazionale e Mondello
L’interesse di Accor per Mondello non è una novità. Da tempo corrono voci in base alle quali gli emissari del gruppo francese avevano tentato anche di rilevare o quantomeno di entrare nel capitale di altri grandi hotel a Mondello. Affari che non sono andati in porto fino ad ora. L’accordo è stato trovato, invece, nelle scorse settimane per il Mondello Palace Hotel. Ci vorranno importanti lavori di ristrutturazione. Bocche cucite in casa Accor, silenzio sui tempi della ristrutturazione e sui progetti ma le indiscrezioni volano sia pure non confermate. C’è chi dice che l’apertura potrebbe già avvenire ad aprile 2024 ma si tratta, probabilmente, di un eccesso di fiducia. Più probabile che siano necessari due anni di lavoro e dunque la luce il nuovo Palace la veda nell’estate 2025
La piscina aperta al pubblico
Il progetto prevede, sempre secondo indiscrezioni non confermate, che la seconda grande piscina sorga nell’area che una volta era il campo da minigolf. La chiusura di quella struttura segnò la fine di un’era per i mondellani sia che ne fossero frequentatori o semplici clienti occasionali. Finire le serate al minigolf a Mondello era un must degli anni ’80. Ora non ci sarebbe più mercato per questo genere di attività ma una piscina aperta a ridosso dell’ex stabilimento balneare, di fianco all’hotel che si affaccia proprio sullo stabilimento (pur avendo l’ingresso dal lato opposto), viene considerata una grande attrattiva.
Una precisazione e una conferma dalla Italo Belga
A distanza di qualche ora arriva una smentita ed una conferma dalla difficile da contattare società Italo Belga, proprietaria dell’hotel. La smentita riguarda la cessione, la conferma riguarda invece l’accordo raggiunto con Accor.
La società rimarca la propria “piena ed attuale proprietà” dell’albergo e “smentisce con fermezza che l’attuale proprietà abbia proceduto od, ancora, abbia intenzione di procedere, con la vendita della struttura”.
Ma è rilevante la conferma dell’accordo raggiunto con la multinazionale Accor “Il nostro gruppo, nell’ottica della prosecuzione delle attività già intraprese di riqualificazione del proprio patrimonio immobiliare attraverso l’adozione di nuovi investimenti sul territorio, ha stretto con il gruppo Accor esclusivamente un accordo di carattere commerciale che prevede, sulla base di un progetto condiviso e coerente con la visione aziendale di impulso alle azioni di sviluppo dei luoghi in cui operiamo, l’integrale ristrutturazione dell’edificio secondo linee e rifiniture più
attuali e conformi alla continua nuova domanda di qualità e lusso”.
Nella sua nota ufficiale la società Italo Belga aggiunge “Il periodo di prolungata chiusura è stato necessario certamente non per difficoltà od incertezza, ma piuttosto per definire il percorso funzionale agli obiettivi prefissati e, soprattutto, ad ottenere tutte le approvazioni di un adeguato progetto di riqualificazione da noi voluto e redatto, con il prezioso supporto professionale dello studio dell’arch. Luigi Smecca, pienamente sposato dal nuovo partner”.
Commento Assohotel
“Per noi la notizia dell’apertura di un Hotel è sempre una buona nuova – commenta a BlogSicilia Marco Mineo Presidente di Assohotel – a maggior ragione se si parla della riapertura di un albergo storico come il Palace di Mondello. Sono notizie importanti per il turismo, per gli eventi, per l’occupazione e, in generale, per la città”
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