Il progetto di riqualificazione della Costa Sud resta fermo al palo, suscitando delusione tra i membri del comitato di quartiere “Bandita – Costa Sud Palermo” e oltre quaranta residenti della storica borgata marinara. Da tempo impegnati nel promuovere interventi migliorativi per il territorio, Il comitato, aveva presentato una serie di proposte di modifica al piano elaborato dal comune, con l’obiettivo di renderlo più aderente alle reali esigenze della comunità.
Tuttavia, il consiglio comunale ha recentemente comunicato il rigetto integrale di tali osservazioni, spingendo i cittadini a intraprendere un’azione legale per tutelare le proprie istanze.
Stop alla riqualificazione
Oggetto della contestazione è la delibera consiliare che ha respinto, senza fornire spiegazioni, le osservazioni presentate al progetto di “riqualificazione ecocompatibile del lungomare della Bandita”, sebbene in precedenza fossero state in parte accolte dagli uffici comunali e dagli stessi progettisti.
I cittadini coinvolti, proprietari di immobili nella zona, si erano attivati sin dalle prime fasi della pianificazione, proponendo modifiche mirate a migliorare l’integrazione del progetto con le esigenze locali, senza ostacolarne la realizzazione.
Piste ciclabili, aree pedonali e parcheggi
Il piano approvato prevedeva l’ampliamento di via Messina Marine, la creazione di un parco pubblico, una pista ciclabile, un’area pedonale e un parcheggio. Durante l’iter, il comitato aveva avanzato due osservazioni principali: la prima riguardava lo spostamento del verde verso il mare per evitare demolizioni parziali di abitazioni esistenti; la seconda proponeva la soppressione di una pista ciclabile su strada, ritenuta ridondante, in favore di nuovi posti auto sul marciapiede esistente, per far fronte alla cronica mancanza di parcheggi nella zona.
Tali proposte erano state considerate in parte accoglibili dagli uffici tecnici comunali, tanto che alcune modifiche erano state recepite in fase progettuale.
Proposte respinte
Tuttavia, nella seduta del 26 marzo 2025, il consiglio comunale ha respinto tutte le osservazioni senza fornire alcuna motivazione formale. Questa decisione ha comportato il mantenimento delle demolizioni contestate, la conferma della pista ciclabile su via Messina Marine e l’eliminazione di parti del parcheggio originariamente previsto.
“Siamo profondamente amareggiati per una decisione che arriva dopo mesi di confronto e dialogo con gli uffici tecnici – ha dichiarato Antonio Tomaselli, portavoce del Comitato- non siamo contrari al progetto di riqualificazione, anzi lo attendiamo da decenni. Tuttavia, pretendiamo che venga realizzato nel rispetto della comunità residente, evitando danni strutturali alle abitazioni e garantendo servizi essenziali come parcheggi e spazi accessibili”.
“Gravi carenze sotto il profilo della motivazione”
Il ricorso è stato affidato all’avvocato Santo Botta che ha sottolineato come il provvedimento consiliare presenti gravi carenze sotto il profilo della motivazione con quanto precedentemente riconosciuto dai tecnici comunali: “Chiederemo ai giudici amministrativi di ristabilire un corretto equilibrio tra le scelte politiche e il diritto dei cittadini a partecipare attivamente ai processi decisionali”.
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