“I piani delle dotazioni organiche di molte aziende ospedaliere, rischiano di creare situazioni di emergenza per la carenza di infermieri. La razionalizzazione della spesa non può passare solo dal ridimensionamento di questo personale”.

A lanciare l’allarme il Collegio degli Infermieri della provincia di Palermo (Ipasvi) che venerdì scorso ha incontrato l’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi.

“Gli atti aziendali che si stanno approvando – afferma Franco Gargano, presidente del Collegio Ipasvi di Palermo – tranne qualche eccezione, prevedono il depauperamento degli infermieri, già costretti da anni a sopperire alle evidenti carenze di organico e a fare i salti mortali per garantire un servizio essenziale e spesso salvavita. Le conseguenze immediate di questa scelta saranno l’ulteriore peggioramento della qualità assistenziale, con enormi danni per l’utenza”.

Secondo il presidente del Collegio Ipasvi di Palermo, “non è accettabile attuare la spending review soltanto rispetto al personale infermieristico”. “Da anni chiediamo – aggiunge Gargano – che si avvii una seria e funzionale razionalizzazione della spesa nelle aziende ospedaliere, siamo sempre stati disponibili a dare il nostro contributo a un percorso di questo tipo. Invece l’unica soluzione che viene sempre adottata è quella di svilire il personale infermieristico, lasciando irrisolte le criticità assistenziali e incrementando il rischio clinico”.

L’allarme viene lanciato proprio mentre si apprende della pioggia di ricorsi contro gli atti aziendali che potrebbe avere effetti sui concorsi e sulle stabilizzazioni

E oggi pomeriggio proprio per affrontare anche il tema dei ricorsi e delle piante organiche nonché le Direttive Assessoriali emanate in materia di reclutamento del personale, l’assessore Baldo Gucciardi sarà al Ministero della Salute per chiarire tutti gli aspetti di questa vicenda “Noi rispettiamo perfettamente il DM 70 contrariamente a quanto scrivono i ricorrenti – dice Gucciardi a BlogSicilia  – oggi sarò al Ministero per incontri pre ordinati ma con l’occasione chiederà proprio al Ministero di fare chiarezza su questo aspetto perchè sono stanco di inseguire interpretazioni di questo o quel sindacato o ricorrente qualsiasi. fermo restando che il ricorso al Tar è uno strumento che la legge prevede e dunque pienamente legittimo. Saranno, eventualmente, i giudici a pronunciarsi. Per parte nostra non c’è preoccupazione alcuna sugli esiti di questi ricorsi ne si ferma alcuna procedura concorsuale o di altro genere”.

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