Nuovo capitolo nella travagliata storia del fiume Oreto. È stata presentata, da parte del capogruppo del M5S e Vicepresidente della IV Commissione Consiliare mob Antonino Randazzo, un’interrogazione al Sindaco di Palermo Lagalla per fare chiarezza sulle misure adottate e programmate riguardo alla mitigazione del rischio idraulico del fiume Oreto in caso di allerta meteo ed eventi alluvionali, dopo gli ultimi avvenimenti.
I precedenti
Tra cumuli d’immondizia, sacchetti galleggianti, rifiuti pericolosi, animali morti, vetture abbandonate e oggetti che risalgono persino al periodo del Sacco di Palermo, la valle dell’Oreto continua a soffrire, con il culmine toccato nel 2018 con le ingenti piogge che hanno recato danni e disagi agli abitanti di Fondo Picone nel 2018. Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) aveva messo a disposizione 65 mila euro per la salvaguardia del fiume nel 2019, dopo il secondo posto nazionale ottenuto al censimento “I Luoghi del Cuore”. L’anno successivo, nel 2020, la regione Siciliana aveva stanziato 5 milioni di euro per il recupero della zona compresa tra il ponte Corleone e la foce del fiume Oreto, con queste risorse destinate alla rimozione di discariche di inerti e rifiuti urbani e alla demolizione di fabbricati abusivi. Durante il 2021 è scesa in campo l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA), conducendo un monitoraggio sulla qualità dei fiumi siciliani, tra cui il fiume Oreto, che risultava fra i fiumi in maggior pericolo. Nel 2024 invece erano stati stanziati altri 260mila euro dalla regione
Gli avvisi della protezione civile
Come segnalato da Randazzo, nel mese di aprile ai cittadini residenti nei pressi del fiume Oreto è stata recapitata una raccomandata della protezione civile, avente per oggetto “interventi di protezione non strutturali mediante informazioni ai residenti negli immobili ricadenti in “area a rischio idraulico”. Nel testo di questa notifica erano specificati i comportamenti da seguire per limitare al minimo il rischio di danni alla persona e di garanzia dell’incolumità delle persone, dividendo l’area di pericolo in 4 categorie di gravità, partendo da quella moderata come minimo a quella molto elevata come massimo. La nota prosegue dispensando consigli su come comportarsi a seconda della posizione di rischio della propria abitazione, consigliando dove e come ripararsi in caso di calamità naturale.
La richiesta al sindaco
Con questa interrogazione, recapitata al sindaco Roberto Lagalla nella giornata di ieri, e tenendo conto della segnalazione della protezione civile, l’obiettivo è uno solo: conoscere quali azioni sono state già intraprese dal Comune e quali sono i piani futuri, con particolare attenzione a interventi di riqualificazione ambientale, manutenzione periodica del corso d’acqua e sistemi di allerta precoce per ridurre sensibilmente i rischi di alluvione del fiume Oreto e garantire la sicurezza di tutti i cittadini.
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