Non solo caro biglietti nei trasporti per le isole minori ma anche tensioni fra azienda e lavoratori pronte ad esplodere. Si avvicina la stagione estiva e i collegamenti per i paradisi del mare sono decisamente a rischio.

Due fronti per scongiurare il “disastro”. Da un lato la Regione tratta con il Ministero per giungere ad una soluzione contro il caro biglietti, dall’altro si presenta al tavolo per trovare un punto di incontro, una mediazione con i lavoratori ed evitare drammatici stop al servizio.

Sindacati pronti alla serrata

“Siamo pronti a mobilitare i lavoratori di Caronte & Tourist e Liberty Lines, se l’incontro di domani alla presenza del Presidente della Regione Schifani e dell’Assessore Regionale alle infrastrutture e mobilità Alessandro Aricò, oltre le governance delle due società di navigazione, non porterà i risultati che attendiamo ” dicono senza mezzi termini i segretari generali regionali di categoria Alessandro Grasso Filt Cgil, Dionisio Giordano Fit Cisl e Katia Di Cristina Uiltrasporti, che aggiungono: “il confronto con il Ministero si è avviato nel mese di febbraio con la nostra richiesta unitamente alle nostre segreterie nazionali”.

Clima insostenibili fra lavoratori e azienda

“C’è ormai un clima insostenibile tra i lavoratori di Caronte & Tourist e Liberty Lines, la convenzione statale SNS, per lo svolgimento dei collegamenti marittimi integrativi con le isole minori, è certamente datata con valori economici del 2016, e a pagare non possono essere i lavoratori. Se a questo si aggiungono gli accordi sindacali firmati e disattesi, la richiesta dell’attivazione del fondo Solimare su Caronte per i lavoratori dello Stretto, il rischio del rinnovo degli accordi integrativi aziendali, le turnazioni ed organizzazione dei servizi che inducono a maggiori criticità del livello di sicurezza per lavoratori ed utenti, si comprende la stanchezza dei dipendenti delle compagnie di navigazione”.

Stagione estiva alle porte

Per i tre segretari, “la stagione estiva è alle porte, il flusso turistico previsto è superiore al 2024, non ci si costringa a mobilitare i lavoratori delle due società, gli aliscafi e le navi Ro-Ro resterebbero ferme nei porti e nelle banchine. Il Presidente Schifani e l’Assessore Aricò facciano comprendere al Mit che i costi del trasporto marittimo dal 2016 ad oggi, dieci anni, sono decisamente incrementati affinché si decida di adeguare gli importi”, concludono.