Una cartella esattoriale notificata al gruppo parlamentare sbagliato e scoppia un nuovo caso fra i deputati dell’Ars e Riscossione Sicilia, la società guidata dall’avvocato Antonio Fiumefreddo già al centro della polemica sui deputati ‘morosi’ terminata con uno scambio di querele.

“Riscossione Sicilia dovrebbe fare meno propaganda e dedicarsi a fare un lavoro rigoroso e serio – dice  il capogruppo dell’Udc all’Ars Mimmo Turano che racconta la vicenda -. In questi giorni è stata recapitata al gruppo parlamentare del mio partito una comunicazione di avvio dell’attività di riscossione relativo ad una cartella che ci sarebbe stata notificata l’anno scorso. Premesso che il gruppo che presiedo non ha mai avuto notificato nulla, sarebbe sufficiente verificare denominazione e codice fiscale per comprendere che non è il gruppo parlamentare che presiedo ad essere il destinatario dell’azione di riscossione”.

“Ho già chiesto – prosegue Turano – agli uffici del gruppo di rispondere formalmente a Riscossione Sicilia, ma ho scelto di rendere pubblica la vicenda per evitare che qualcuno abbia la tentazione di alzare l’ennesimo polverone mediatico”.

“Considerata la grande attenzione dell’avvocato Fiumefreddo all’attività di comunicazione – conclude Turano –  allegherò anche il comunicato dello scorso maggio dove lui stesso dichiarava solennemente che l’Udc ‘risulta perfettamente in regola con il pagamento delle imposte e non ha alcuna esposizione con l’Agente della Riscossione’.

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