“L’Italia e la Sicilia devono puntare al mare, che per altro è anche il mare più bello del mondo. Il Mediterraneo rappresenta soltanto l’1 per cento delle acque marine mondiali, ma a livello di economia ha un valore complessivo del 15 per cento di tutti i traffici che si sviluppano sulle rotte marine”, così Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente, ha dettato le linee guida delle strategie per la tutela del mare. A Palermo per la seconda edizione del convegno “Risorsa Mare”, brand di “The European House Ambrosetti“, il responsabile del Dicastero dell’Ambiente ha affrontato i tanti temi che riguardano la Blue Economy ed ha anche fatto il punto sul sistema dei rifiuti in Sicilia ( in forma di endorsment alle azioni portate avanti dal presidente Schifani).
Mare, una risorsa da 180 miliardi di euro l’anno
Il mare contribuisce al Pil nazionale con un valore complessivo di 180 miliardi di euro, mentre la gestione delle risorse sottomarine (tema affrontato dal Ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, nella prima giornata del convegno, viene stimata nel futuro prossimo in 400 miliardi di valore di produzione. Ma sono tante le criticità da affrontare per la tutela di quell’ecosistema. Dallo sfruttamento offshore alla tutela delle coste.
Offshore, in Sicilia uno dei due porti attrezzati per l’energia
Rispetto al tema dell’Offshore, Pichetto Fratin ha ricordato quale sia la strategia del governo nazionale: quando parliamo di grande off shore è evidente che pensiamo ad impianti che debbano essere a notevole distanza dalla costa. E’ previsto un decreto in tal senso, con l’obiettivo di identificare due grandi aree a attrezzare due porti a livello nazionale. E’ probabile che uno di questi due porti sia in Sicilia. Si tratta di un grandissimo investimento”.
Il ministro dell’Ambiente ha anche fatto il punto sul livello di approvvigionamento energetico alla luce delle tensioni geopolitiche. “Come livello di stoccaggio non abbiamo problemi, siamo al livello massimo. Il nostro Paese è molto legato al gas. La questione da valutare, quindi, è proprio relativa alla crisi in Ucraina, perché la chiusura della pipeline di collegamento potrebbe avere effetti di carattere speculativo”.
Al convegno che si è celebrato al Palermo Marine Yatching è intervenuto anche il sindaco del capoluogo siciliano, Roberto Lagalla: “Palermo ha cambiato il modo di guardare il mare e ci sono parecchi interventi sulla rigenerazione della Costa. Basti pensare al Molo Trapezioidale ma anche agli interventi programmati per il recupero della Costa Sud. Il mare non è più soltanto un attrattore turistico ma un fattore di sviluppo economico e sociale concreto”.
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