Agenti contusi durante una rissa con alcuni detenuti della nona sezione nel carcere Ucciardone di Palermo che volevano vendicare un loro compagno che precedentemente aveva avuto una violenta lite con un detenuto straniero. E’ quanto denuncia il segretario regionale del sindacato Cnpp Maurizio Mezzatesta.

Le parole del sindacato

“L’agente della sezione, a cui sono state tolte le chiavi è rimasto sequestrato – aggiunge il segretario regionale – che ribadisce la situazione insostenibile nella sezione in questione dove gli eventi critici sono frequenti. Solo alcuni giorni fa un detenuto straniero ha creato il panico al pronto soccorso dell’ospedale Civico, tentando anche la fuga evitata grazie alla professionalità del personale di scorta”. Anche questa volta il peggio è stato evitato grazie alla professionalità degli agenti. “Oggi si poteva raccontare un’altra storia ma anche stavolta , anche se con qualche agente contuso ha prevalso la professionalità che ha riportato l’ ordine e la sicurezza nel reparto – conclude Mezzatesta la segreteria regionale Cnpp – esprime massima solidarietà e gli auguri di pronta guarigione al personale ferito”.

L’evasione sventata a Trapani

Sventato un tentativo di evasione al carcere “Pietro Cerulli” di Trapani. Due detenuti erano riusciti a scavare una vera e propria cavità dalla propria cella. A darne notizia è il sindacato di polizia pentenziaria Cnpp, cordinamento nazionale polizia penitenziaria, retto dal segretario provinciale Rocco Parrinello. Alla fine gli agenti sono riusciti a sventare questo progetto di evasione dal carcere grazie ad un’attenta attività di controllo.

Cosa hanno fatto

In questi giorni due detenuti italiani erano riusciti già a sfondare la parete e nascondere il grosso foro utilizzando dei fogli di carta colorati con alcuni pennarelli in dotazione. “A sventare la fuga – dice Gioacchino Veneziano, segretario regionale Uilpa Sicilia – è stato un agente che si è accorto dei rumori nel reparto Mediterraneo. Doveva esserci una pausa e invece c’era chi stava lavorando. E’ il reparto di media degenza. L’agente ha scoperto il buco. Poi sono stati identificati i responsabili che saranno trasferiti dal carcere”.

Pochi agenti

Il fatto è accaduto nello stesso reparto  della casa circondariale di Trapani noto per la sommossa messa in atto da circa 200 reclusi il 10 marzo del 2020. Reparto che venne completamente devastato in quell’occasione. Il tentativo di fuga secondo i sindacalisti conferma la mancanza di personale. “Gli agenti penitenziari in servizio a Trapani sono pochi. Mancano in organico almeno 80 nuovi agenti – aggiunge Veneziano – Un numero alto se si considera che si vuole portare il carcere da 500 detenuti a 600. Con i numeri attuali è difficilissimo potere controllare i detenuti che sono coscienti di questa difficoltà e tentano pure le evasioni”.

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