Compaiono le prime tende abusive sulla spiaggia di Romagnolo, a Palermo. Come ogni anno, nell’approsimarsi del Ferragosto, alcune persone occupano alcuni lembi dell’arenile, stazionando per diversi giorni sul litorale della II Circoscrizione. Emblematico, in questo senso, fu il caso registrato lo scorso anno, quando l’area nei pressi di via Amedeo d’Aosta si riempì di persone accampate sul posto. Fu necessario addirittura un intervento delle forze dell’ordine per liberare la zona e ripristinare i luoghi.

Prime tende sulla spiaggia di Romagnolo

Romagnolo, tendoni abusivi sulla spiaggia

A segnalare l’installazione dei primi tendoni abusivi sulla spiaggia sono stati alcuni cittadini in transito in via Messina Marine. Al momento, sulla spiaggia si registra la presenza di un ridotto numero di persone, che alloggiano in tre strutture temporanee distinte, uno più grande e gli altri due più piccoli. Secondo quanto riferiscono i passanti, le tende sarebbero lì già da alcuni giorni. Un problema che, in passato, si è affiancato a quello delle auto parcheggiate sull’arenile. Fenomeno che deturpava la natura e la fruibilità dei luoghi, quasi del tutto arrestato dopo che sono stati chiusi i varchi che in precedenza venivano utilizzati da alcune persone in violazione delle più elementari regole di convivenza civile. Fatto sul quale si è registrata una folta campagna d’informazione, anche se non sono mancati gli atti di vandalismo. Come quello avvento il 9 luglio scorso, quando ignoti tagliarono la catena posto a chiusura del varco da parte del presidente della II Circoscrizione Giuseppe Federico.

Il futuro dell’arenile e della Costa Sud

Un’area, quella della spiaggia di Romagnolo, che come tutta la Costa Sud attende da decenni la propria riqualificazione. Fra le cose non fatte o fatte male, la prima situazione da citare è quella relativa al pontile di Romagnolo. Una struttura in legno edificata di fronte all’ingresso di via Amedeo d’Aosta e che avrebbe dovuto rappresentare proprio un’estensione ideale della strada verso il mare. Opera che è finita invece per essere il simbolo del degrado in zona, più volte vandalizzata e data alle fiamme. Ormai è totalmente inutilizzabile. Si spera sempre che qualcuno si attivi per provare a ristrutturarla. Ma i progetti di riqualificazione rimangono al momento soltanto un’ipotesi. Ciò anche a causa di una burocrazia che frena gli investitori e i relativi progetti di rilancio.

Molto c’è da dire anche riguardo la spiaggia adiacente. Un luogo incantevole dal quale si potrebbe ammirare tutto il waterfront della città, con uno sguardo mozzafiato che si spinge fino a Monte Pellegrino. Ma è un panorama con sorpresa. Un vero peccato, perché la visuale e la permanenza sul posto sono state disturbate ad intermittenza dalla presenza di rifiuti. D’estate, poi, la situazione si complica ancora di più per l’ulteriori intromissione degli abusivi che, come si è visto, occupano il litorale con le proprie auto o con tendoni abusiva. Un’onda umana talmente massiva che spesso, in passato, ha richiesto perfino degli sgomberi, come accaduto l’estate scorsa.

 

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