In commissione Bilancio è stato approvato l’articolo 25 della Finanziaria regionale che riguarda il riconoscimento ai Comuni di Gela, Butera e Licata delle royalties dovute dalle compagnie petrolifere. Via libera anche all’emendamento voluto da Fratelli d’Italia che prevede il riconoscimento di una “quota fissa del 30%” anziché “fino al 30%”. Lo affermano Giuseppe Catania e Giusi Savarino, deputati regionale di FdI, aggiungendo: “Questi Comuni, dunque, potranno beneficiarie di somme aggiuntive ed incentivi da utilizzare per il 50% per spese di investimento e per la parte residua a disposizione delle esigenze delle amministrazioni locali”.

Inoltre, Catania sottolinea: “L’articolo approvato con l’emendamento a mia firma ha visto l’impegno di Fratelli d’Italia, di tutti i colleghi della Commissione Bilancio e della deputazione regionale nissena nella sua totalità. Con queste ottime premesse attendiamo fiduciosi il passaggio in aula entro nei prossimi giorni.  Ringraziamo il presidente Schifani e l’intero Governo regionale che aveva assunto questo impegno diversi mesi fa e lo ha mantenuto a beneficio delle comunità presenti nel territorio nisseno”.

Giusi Savarino sottolinea: “Noi di Fratelli d’Italia abbiamo voluto con forza questi indennizzi per compensare l’attività estrattiva effettuata nelle acque antistanti ai Comuni costieri. In particolare modo grazie alle Royalties l’amministrazione comunale di Licata guidata dal sindaco Angelo Balsamo potrà fronteggiare con maggiori risorse l’attuale crisi economica”.

La soddisfazione dei Cinquestelle

“Siamo molto soddisfatti – dicono i deputati Cinquestelle Angelo Cambiano e Nuccio di Paola, soprattutto perché con la condivisione dell’opposizione e con la sensibilità del governo su questo aspetto siamo riusciti ad ottenere che il contributo erogato a questi Comuni fosse del 30 per cento fisso e non una percentuale che potesse arrivare anche al 30 per cento come indicato nel testo portato in commissione dal governo. Se si pensa che per il progetto estrattivo Argo-Cassiopea è prevista l’estrazione di 10 miliardi di metri cubi di gas, è facile intuire che a questi Comuni potrebbero andare cifre notevoli, valutabili nell’ordine di 20 milioni di euro l’anno. Si tratta di una grossissima boccata di ossigeno“

“Una parte di ulteriori risorse – concludono Di Paola e Cambiano – potrebbe essere destinate a mitigare gli effetti del caro energia, di cui discuteremo in aula sempre con la collaborazione delle opposizioni”

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