Autorizzato dal presidente della Regione l’avvio delle procedure per l’attivazione del reparto di Neurochirurgia pediatrica all’ospedale Civico di Palermo.

Il via libera è arrivato nel corso di un incontro operativo a Palazzo d’Orleans tra il presidente Schifani, l’assessore alla Salute Volo, il dirigente generale Iacolino e il commissario del Civico Messina.

Nel corso della riunione, alla quale ha partecipato la signora Cira Maniscalco, il presidente della Regione ha comunicato che il dipartimento della Pianificazione strategica dell’assessorato della Salute ha garantito la risorsa economica pari a 3 milioni di euro per la realizzazione presso l’azienda ospedaliera Civico di un Polo avanzato per la diagnosi e il trattamento delle patologie pediatriche a indirizzo neurochirurgico.

I fondi

Allo stesso tempo, l’assessorato della Salute ha autorizzato il Civico all’utilizzo dei fondi residui ex art 20 per la realizzazione di un nuovo complesso operatorio a supporto del progetto di Neurochirurgia pediatrica

Per il presidente Schifani “il progetto colma una enorme lacuna presente nel territorio regionale garantendo in fase di avvio del servizio e attraverso la collaborazione con l’ospedale Santobono di Napoli, sin dal prossimo mese di giugno, le attività ambulatoriali di Neurochirurgia al Civico di Palermo. Entro un anno, il progetto andrà a regime assicurando le attività di ricovero e di neurochirurgia con elevati livelli di professionalità ed eliminando i viaggi della speranza”.

L’incontro con Cira Maniscalco

Il presidente della Regione Renato Schifani ha incontrato oggi, 19 aprile,  Cira Maniscalco, la donna coraggio protagonista del docufilm “Una mamma”, prodotto da Siciliaondemand, della giornalista Veronica Femminino, con il montaggio audio/video di Davide Vallone, che parla della storia della donna e di sua figlia, affetta da una rara malattia.

“Il mio debito in banca non è stato saldato del tutto ma è un piccolo aiuto che la Regione ha voluto offrirci – ha detto la Maniscalco –  Il presidente Schifani mi ha accolto chiedendomi scusa per il mancato reparto di Neurochirurgia Pediatrica e offrendomi un contributo economico preso dal fondo sociale della regione come contributo di solidarietà di 10.000 euro la metà del mio debito in banca, che è di 20 mila euro”.