I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano sono intervenuti stamattina a Monte Pellegrino per soccorrere un climber rimasto gravemente ferito dopo avere sbattuto violentemente contro la parete rocciosa mentre scalava. L’uomo, un quarantacinquenne di Monreale, stava arrampicando insieme ad un gruppo di amici nella zona della Rocca dello Schiavo, dove ci sono decine di vie d’arrampicata.

L’incidente

In particolare, si trovava su un monotiro di circa 30 metri attaccato tramite imbracatura ad una corda con un compagno che gli faceva sicura dal basso. Improvvisamente, per cause ancora in fase di accertamento, ha perso l’appiglio ed è volato da un’altezza di circa 20 metri sbattendo sulla parete e riportando sospetti traumi alla testa e alla colonna vertebrale. Immediatamente sono scattati i soccorsi: i suoi compagni lo hanno calato a terra lentamente con la corda alla quale era rimasto attaccato ed hanno chiamato il Numero Unico di Emergenza 112 che ha avvisato la centrale del 118 la quale, a sua volta, ha chiesto l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano.

Il ritrovamento

In pochi minuti due squadre del Sass con parsonale medico proprio hanno raggiunto il luogo dell’incidente. Alla presenza anche di un medico del 118, il ferito è stato stabilizzato, caricato in barella e trasportato a piedi fino alla strada dove ad attenderlo c’era un’ambulanza del 118 che lo trasferito al vicino ospedale di Villa Sofia.

Il salvataggio

Gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti nel quartiere di Nesima a seguito della segnalazione pervenuta alla Sala Operativa nel corso della quale un uomo ha riferito all’operatore di aver intenzione di suicidarsi dandosi fuoco.

Immediatamente l’operatore della Sala Operativa ha provveduto a contattare il 118 per l’invio di un’ambulanza sul posto; nel frattempo gli agenti, arrivati sul luogo, hanno notato l’uomo in evidente stato di agitazione, il quale alla vista della Polizia si è buttato addosso dell’alcool etilico da una bottiglia in plastica che teneva in mano; mentre nell’altra teneva un accendino con il quale ha minacciato di darsi fuoco.

L’intervento dei poliziotti

Gli operatori, al fine di evitare il peggio e di salvaguardare l’incolumità dell’uomo, hanno instaurato con lo stesso un dialogo nel tentativo di tranquillizzarlo; dopo un po’ di tempo, approfittando di un suo momento di distrazione, sono riusciti a togliergli l’accendino dalle mani e anche il giubbotto, totalmente intriso di alcool.

L’uomo, un 28enne, ha riferito ai poliziotti di voler compiere l’insano gesto a causa della disperazione conseguente alla separazione dalla compagna, avvenuta da poco e della perdita del lavoro dovuta alla sua tossicodipendenza.

Grazie alla professionalità degli operatori di polizia che hanno calmato l’uomo si è evitato il peggio. Successivamente, l’ambulanza del 118 lo ha trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale San Marco per le cure del caso.