Sammartino, la Lega, i mal di pancia e Salvini sbarca a Palermo

La scelta di Salvini in persona di imbarcare Sammartino e C. nella Lega creerà una serie di scosse i cui effetti investiranno gli equilibri politici e si ripercuoteranno sulle comunali d’autunno e fino alle regionali con l’inevitabile ricaduta quanto meno psicologica sulle politiche del 2023.

Nonostante i mal di pancia dei suoi uomini e l’affermazione di Minardo: “non ho l’onore di conoscere Sammartino” il capitano “convinto” da qualcuno (si vocifera di un potente imprenditore con interessi nella sanità lombarda e non) a cui non ha potuto dire di no alla vigilia delle comunali milanesi, ha aperto le braccia ai più recenti “migranti” della politica siciliana di questi giorni.

Salvini arriva a Palermo ma senza incontri pubblici programmati

Così a Palermo oggi pomeriggio è sbarcato personalmente il leader della Lega. Nessun incontro pubblico programmato ma, un po’ in sordina un po’ facendo finta di nascondersi, è arrivato per incontrare i suoi e cercare di mettere a tacere i mal di pancia

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Le indiscrezioni del giorno dopo la novità Sammartino alla Lega

Marianna Caronia – eletta in Forza Italia, già una volta Lega e gruppo misto quasi autonomista e ancora Forza Italia per pochi giorni – in coppia con Carmelo Pullara (parlando del quale dal suo entourage si smentisce qualsiasi approccio a qualsiasi partito e collocazione)  – l’unico escluso in questa legislatura dal Mpa di Di Mauro che pure ha sottoscritto il patto federativo con Salvini (e si ritroverebbe federato ad Agrigento proprio con Pullara) – avrebbe anche bussato senza fortuna alla porta della Meloni e di Calenda.

Il ruolo di Minardo e le mire della Meloni

Il segretario regionale della Lega Minardo non sembra aver potuto mettere lingua nella pratica Sammartino – Lega ma si si dice abbia ricevuto più di una avance da un qualche emissario di Giorgia Meloni. Ci sono poi i nuovi arrivati i cui organigrammi pare puntino anche al Comune di Catania, per la senatrice Sudano, mentre tutti si chiedono a chi pensi Totó Cuffaro quando auspica una donna presidente della regione. Che sia la stessa senatrice cui e’ legato da solida amicizia?

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Gli interrogativi politici dopo le acquisizioni della Lega

Sono tante le questioni aperte da questo ultimo smottamento della politica regionale. I candidati leghisti di Agrigento e Catania saranno polverizzati dagli ex renziani? E poi, quando sarà fatta la fusione a freddo tra Forza Italia e la Lega, come conviveranno tutti insieme sotto lo stesso tetto con Gianfranco Miccichè (e i suoi 14) che pure aveva dato dello “stronzo” al Capitano? È ovvio peraltro che Miccichè, attenuta la conferma alla presidenza dell’Ars vorrà dare le carte per le candidature alle politiche.

I conti non tornano e ci sarà da rifarli

La situazione in questo principio di agosto si presenta quindi ingarbugliata. Difficile prevedere lo scenario tracciato per quanto riguarda anche Musumeci e i suoi seguaci di matrice ex-missina. La fusione tra Forza Italia e Lega insieme ai movimenti dei nuovi arrivati potrebbero portare allo sfratto di Pogliese dalla poltrona di Sindaco di Catania. E come verrà conciliata la posizione di Falcone, assessore di Musumeci, che aveva definito in tempi non sospetti Sammartino uno “sfasciacarrozze”? Tutto ciò è già abbastanza per rimanere a guardare gli sviluppi dei prossimi giorni con attenzione e curiosità, anche senza badare ai centristi di Romano che maltollerano Miccichè o agli autonomisti che dopo essersi federati con Nino Minardo si troverebbero federati a Sammartino.

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