Terremoto nella Lega e nel centro-destra inSicilia
L’eventuale ingresso di Luca Sammartino e C. nella Lega di Salvini destabilizza la coalizione che ha eletto Musumeci nel 2017. Il Capitano leghista che sembra ormai ossessionato dalla crescita della Meloni nei sondaggi è sempre a caccia di punti ma spesso non sembra accorgersi che piuttosto che guadagnare posizioni rischia di condurre in avanti operazioni a perdere.
La Lega acquisisce un gruppo ingombrante
Ignaro dei retroscena e delle sottili e perfide manovre che agitano la politica siciliana animata sempre più da mezze figure, Salvini sembra intenzionato ad imbarcare una combriccola ingombrante quanto problematica e alla lunga contro producente. Con l’acquisizione di Sammartino recordman di preferenze 2017, già Udc e poi articolo 4, poi PD e quindi Italia Viva e fino ad ieri indicato in direzione Forza Italia, verrebbero acquisite la senatrice Sudano, già eletta all’Ars con Cuffaro e aspirante Sindaco o consigliere regionale o sempre senatrice, ed ancora il duo Pullara-Caronia, il primo già Mpa in rotta con un inviperito Di Mauro, contraente (o ex?) del patto federativo tra autonomisti e Salvini. La Caronia invece fu eletta in Forza Italia, poi indipendente, poi leghista, poi fuoruscita, poi ancora Forza Italia e quindi forse leghista.
E’ subbuglio anche in provincia
Subbuglio nelle province leghiste coi dirigenti pronti a trasmigrare da Agrigento e a Messina dove entrerebbe Laccoto (che smentisce categoricamente) e a Catania, tutti consapevoli che Sammartino li farebbe fuori per promuovere i suoi. Tutto sulla testa di Minardo che resterebbe commissario solo di nome e che fino a ieri sembra aver confessato ai suoi di non conoscere neppure Sammartino.
Tutto in discussione in vista delle elezioni 2022
Un terremoto che finirà coll’investire e fare esplodere la coalizione di centro-destra in vista delle regionali del novembre 2022 dall’esito tutt’altro che scontato, con Musumeci che a mezza bocca tutti dicono di non volere, che a tutti i costi si vuole ricandidare e Micciche’ che non sa quale formula inventarsi, maggioranza Draghi o Ursula o vattelappesca pur di restare imbullonato alla Presidenza dell’Ars, coi centristi fluttuanti, gli autonomisti indecisi e i peones pronti a tutto pur di salvare il seggio. Mentre Cancelleri e Barbagallo lusingano adescano a destra e sinistra e sperano.
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