Adesione che va, adesione che viene. C’è grande fibrillazione in questi giorni in tutto il Centrodestra siciliano. A movimentare gli eventi ci pensa la Lega che inizia con le fibrillazioni al proprio interno per esportarle all’esterno. A dare impulso alle voci, ai distinguo, alle prese di posizione è stato, ieri pomeriggio, lo sbarco di Matteo Salvini, formalmente venuto senza programmare alcun incontro pubblico ma subito pronto a rilasciarne di dichiarazioni pubbliche formalmente su sollecitazione esterna.

Non solo Sammartino

Le adesioni in entrata nella Lega non si limitano a Luca Sammartino e Valeria Sudano con i quali l’accordo sarebbe chiuso anche se manca l’ufficialità. Ma Salvini ieri a Palermo non ha messo dubbi né limiti su questa adesione.
“Ho incontrato Sammartino e lo ritengo una persona valida” ha detto Salvini spegnendo anche le polemiche sui processi a carico dell’esponente ormai ex Iv. “Io sono qui per spiegare, per ascoltare, confrontarmi. L’obiettivo è di governare questa splendida terra. Conto che persone in gamba ci diano una mano, non dobbiamo mai avere paura di crescere”.

Ma con Sammartino e Sudano nella Lega arrivano una trentina di amministratori locali tutti con un peso specifico elettorale personale nel territorio di riferimento. Insomma si creano le premesse per una Lega che raccoglie voti in Sicilia, cosa fin qui accaduta solo a ‘spizzichi e bocconi’.

Gli auguri di Iv a chi lascia

Un addio, quello di Sammartino,  che proprio non si aspettavano in casa Iv nei giorni in cui il partito, nato da una costola del Pd, sta completando il transito nel centrodestra.

“In Sicilia ci siamo ripromessi di aggregare tutte le forze riformiste, liberali e popolari che stanno sostenendo con forza e convinzione l’operato del governo europeista ed atlantista guidato da Mario Draghi e continueremo a farlo con convinzione” dicono oggi in una nota congiunta il coordinatore regionale e presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone e il capogruppo di Iv all’Assemblea regionale siciliana, Nicola D’Agostino.

“Lo spazio politico per una forza politica con queste caratteristiche è enorme – ribadiscono- . Auguriamo a chi è incompatibile e cambia strada cercando percorsi più semplici, buona fortuna. Le vie più impervie necessitano di coerenza e coraggio ma arrivati alla meta danno maggiori soddisfazioni”.

Un addio digerito decisamente male. “Vogliamo infine ringraziare la comunità di Italia Viva per il coraggio e la coerenza che mostra ogni giorno nel difendere le proprie idee – concludono – anche quando appaiono impopolari ma utili per la collettività”.

Minardo si riprende la guida del partito in Sicilia

Dopo essere stato in difficoltà per adesioni che gli sono passate sulla testa, il segretario della Lega nell’isola si prende la guida del partito e lo fa al fianco di Matteo Salvini. Coltiviamo “l’ambizione di essere la prima forza politica del centrodestra in Sicilia”. Andiamo avanti consolidando il rapporto di massima fiducia politica e personale tra la classe dirigente nazionale e quella siciliana del partito; continueremo ad accogliere nella Lega Sicilia le persone in gamba pronte a darci una mano perché “abbiamo tanta voglia di crescere bene”.

“Tutto passerà sempre, come si fa in un partito vero come il nostro, – dice – per la condivisione della nostra classe dirigente già consolidata in ogni singola porzione di territorio e rimanendo saldamente ancorati ai nostri principi politici e culturali. Andiamo avanti nel rispetto delle responsabilità di ciascuno, andiamo avanti senza arretrare di un centimetro dal principio di lealtà e dallo spirito di servizio che è ragion d’essere della Lega Sicilia”.

 La virata di Diventerà Bellissima

E sembrano adesso lontanissimi i giorni in cui un adirato Musumeci in aula all’Ars si rivolgeva a Sammartino con un “a lei penseranno altri palazzi”. Un Sammartino che adesso rischia di ritrovarsi alleato o addirittura avversario interno alla coalizione.

Ma da Diventerà Bellissima l’allargamento della Lega viene visto come un rafforzamento della coalizione. “Se il centrodestra si rafforza, con nuovi ingressi provenienti da sinistra, non può che essere positivo e sintomatico di una coalizione di centrodestra inclusiva e attrattiva e di contro di un centrosinistra fallimentare” dice Giusy Savarino che del Movimento politico del Presidente è una dei principali fautori oltre che esponenti.

“Dopo la convergenza dei colleghi di Attiva Sicilia (gli ex 5 stelle che di fatto sono l’ultima stampella del governo ndr), ben vengano anche i parlamentari Sudano e Sammartino. Non che ci fosse carenza di buona classe dirigente nel centrodestra: sia chiaro, da Forza Italia alla Lega, da Fratelli d’Italia a #diventeràbellissima, dall’Udc all’Mpa, passando per Cantiere popolare, vediamo tutti una continua crescita della nostra classe dirigente sul territorio siciliano, abbiamo registrato vittorie importanti strappando Comuni alla sinistra e lievitiamo in tutti i sondaggi”.

“Ma nuove energie sono sempre ben accette, soprattutto se strappate alle sinistre”

“Sono contenta che il senatore Salvini dedichi tanta attenzione alla nostra Sicilia, in passato considerata una terra da conquistare o una bandierina da sventolare. Oggi abbiamo già un Presidente che, da ultimo sondaggio del prestigioso Sole24ore, ha fatto un balzo in avanti di dieci posizioni di gradimento e sta portando la Sicilia fuori dalle secche in cui stava con il governo Crocetta. Sono tanti i temi caldi sui tavoli romani – conclude Savarino – che possono aiutarci a rilanciare la nostra regione in un momento così delicato. Siamo certi che la Lega e il suo leader si batteranno a Roma, insieme a Musumeci, per far ottenere dal governo nazionale ciò che la Sicilia e i siciliani si attendono e meritano”.

Ma la Lega pensa anche a Palermo

“Durante l’incontro di ieri, Matteo Salvini ha delineato il percorso verso il dopo Orlando” informa, invece il capogruppo della Lega a Palermo Igor Gelarda.

“Il segretario nazionale ha perfettamente coscienza del fatto che fra meno di un anno Palermo sarà una città semidistrutta. Anche per questo ha voluto dare una ulteriore carica a dirigenti e militanti del partito, sottolineando il dovere morale che ha la Lega di non permettere che i palermitani continuino a vivere tra disservizi, sporcizia e inefficienza. Salvini ha centrato il punto ricordando che siamo una delle grandi capitali europee e dobbiamo tornare ad avere standard europei, con una squadra ed un programma all’altezza della sfida, che vedranno la Lega protagonista per ridare dignità alla nostra splendida città”, conclude Gelarda”.

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