Sanatoria edilizia sempre al centro della polemica. Dopo avere scritto al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, Legambiente Sicilia, chiama in causa anche il Ministro degli Interni Angelino Alfano per bloccare la norma regionale. (Sulla sanatoria edilizia Ardizzone proprio oggi ha fatto sapere che valuterà eventuali profili di incostituzionalità)
“Onorevole Ministro, anzi, caro Angelino, visto che ci conosciamo da tanti anni e abbiamo pure condiviso, alcuni lustri fa, un’esperienza al Parlamento siciliano. Ed è da allora che ti riconosco onestà intellettuale nella tua azione politica e istituzionale – scrive Gianfranco Zanna -. Sono certo che sei consapevole, come me, che qui in Sicilia sul terreno dell’affermazione dei principi di legalità c’è ancora, purtroppo, tanta strada da fare e l’attuale classe politica siciliana, con certi suoi gesti, certamente non aiuta a favorire questo travagliato e irto percorso”.
“Mi riferisco, nella fattispecie, alla presentazione da parte dell’on. Fazio, del gruppo Misto all’ARS, di un emendamento per consentire la sanatoria edilizia a chi ha costruito abusivamente nella fascia dei 150 metri dalla battigia. Avuta la notizia, mi sono subito tornate in mente le parole che hai pronunciato qualche settimana addietro, quando ti sei giustamente precipitato a Licata per solidarizzare con il sindaco Angelo Cambiano, che, “reo” di avere cominciato a eseguire degli abbattimenti di caseggiati abusivi, fu oggetto di una gravissima intimidazione.
Allora, con forza e veemenza, hai detto: “è finito il tempo della politica che coccolava gli abusivi per avere qualche migliaio di voti”. Una presa di posizione netta e chiara, che non lasciava alcuna interpretazione: lo Stato si schierava con chi faceva rispettare la legge”.
“Sono certo – aggiunge l’esponente di Legambiente – anche per il ruolo che ricopri, che sarai stato informato che coloro i quali contestavano, con manifestazioni pubbliche, le scelte del sindaco di Licata, sventolavano inneggiandolo proprio l’emendamento in questione, chiedendo al primo cittadino di fermare le ruspe visto che all’ARS ‘si sarebbe approvata la sanatoria’. Oggi sono io a informarti che tre parlamentari regionali (Alongi, Fontana e Germanà), che fanno riferimento alla tua forza politica (NCD), hanno firmato e condiviso la vergognosa proposta Fazio di sanatoria.
Allora, caro Angelino, cosa intendi fare? Da che parte stai? Prendi posizione contro l’emendamento? Smentisci i tuoi deputati? Gli fai ritirare la firma dall’emendamento?”
Ma i toni concilianti poi diventano perentori “Non puoi sottratti a questa scelta, non puoi fare finta di niente, soprattutto per come coraggiosamente ti sei espresso dopo i gravi fatti di Licata. Aspetto, quindi, nelle prossime ore, una tua dichiarazione che sgombri il campo da possibili equivoci; che nei fatti ci faccia capire che è davvero finito il tempo dei politici che dicevano una cosa in pubblico e poi, dietro le quinte o alla prima occasione utile per loro, continuavano a strizzare l’occhio a chi non ha chiesto alcun permesso e ha cementificato i nostri territori, mortificato il paesaggio, deturpato le nostre bellezze”.
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