Luci ed ombra per la sanità siciliana. Da una parte le eccellenze, dall’altra le polemiche.

Arriva la chirurgia robotica all’ospedale Cervello

La sanità fa un nuovo passo avanti nella realizzazione delle opere previste dall’Accordo di programma tra Stato e Regione Siciliana sui fondi ex art. 20 della legge 67/88 per l’edilizia sanitaria. Invitalia ha pubblicato oggi, infatti, la gara per uno degli interventi, ovvero la fornitura di un sistema di chirurgia robotica mininvasiva di ultima generazione per l’azienda ospedaliera “Villa Sofia-Cervello” di Palermo.

La soddisfazione di Schifani

“Dopo la pubblicazione della gara per la realizzazione del nuovo Polo pediatrico di eccellenza nel capoluogo – sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani – un altro progetto significativo prende forma, a conferma dell’impegno concreto del mio governo per il potenziamento della sanità siciliana. La rimodulazione dei fondi ex articolo 20 si è dimostrata strategica per allineare questo intervento alla futura missione del Polo oncoematologico in fase di realizzazione nell’azienda ospedaliera “Villa Sofia-Cervello”, con l’obiettivo di creare un centro chirurgico d’eccellenza, punto di riferimento regionale”.

La rimodulazione dei fondi

Grazie alla rimodulazione dei fondi ex art. 20, i 39,6 milioni di euro previsti per l’ospedale Cervello saranno destinati, oltre che all’adeguamento e alla messa a norma del padiglione “A”, anche all’implementazione del sistema di chirurgia robotica mininvasiva e alla realizzazione di una sala ibrida e di un nuovo complesso operatorio.

“Siamo di fronte a un passaggio decisivo – aggiunge Schifani – per elevare la qualità dell’offerta sanitaria pubblica in Sicilia, valorizzando le professionalità esistenti e introducendo le tecnologie più avanzate disponibili. Continuiamo a rafforzare il sistema sanitario con visione, concretezza e responsabilità”.

Le offerte di gara

Il termine per la presentazione delle offerte per la gara, che prima della pubblicazione aveva ottenuto il via libera dal commissario ad acta Massimiliano Maisano, è stato fissato per l’11 giugno da Invitalia. Nel luglio scorso, la Regione Siciliana aveva siglato una convenzione proprio con l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, in qualità di centrale di committenza e struttura di supporto tecnico-operativo per la realizzazione degli interventi finanziati con le risorse ex art. 20.

La levata di scudi dell’opposizione

Ma il risultato della gara d’appalto diventa anche un pro  memoria per l’opposizione che appena si parla di sanità si ricorda di aver chiesto una seduta speciale non ancora ottenuta.

“Sembra sparita dai radar del governo la seduta speciale sullo sfascio della sanità che chiediamo da un mese e mezzo. Non serve che Schifani prenda tempo, lo aspettiamo al varco, deve tantissime risposte a noi e soprattutto ai siciliani” dice oggi il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.
“Ci eravamo lamentati – dice Antonio De Luca – del fatto che in un primo momento questa seduta fosse stata fissata a fine aprile. Ci sembrava troppo tardi rispetto alle pessime notizie che rimbalzavano dalla cronaca, ora attendiamo l’annuncio dell’aula speciale per la prossima settimana. Sarà mantenuto l’impegno? O Schifani teme di far vedere che il re è nudo?”.

“Noi non molliamo – continua Antonio De Luca –, il Governo deve dire con chiarezza ai siciliani cosa intende fare per arginare la catastrofe in corso, di cui lo scandalo del mostruoso ritardo nella refertazione degli esami istologici all’Asp di Trapani non è che la punta dell’iceberg, l’ultimo episodio del film dell’orrore che quotidianamente sono costretti a vivere tantissimi siciliani. Ricordiamo, solo a titolo esemplificativo, la frattura alla gamba trattata all’ospedale di Patti com il cartone, la bambina di Partinico rimasta senza il dispositivo di controllo della glicemia, l’uomo morto a Villa Sofia dopo 17 giorni di ricovero in attesa di intervento chirurgico, i pronto soccorso che operano in condizione impietose, le infinite liste d’attesa per visite e ricoveri. Se il governo fosse stato attivo per risolvere i problemi come lo è stato nella lottizzazione dei posti di potere di Asp e aziende ospedaliere, sicuramente non saremmo in queste condizioni”.

“Schifani – conclude Antonio De Luca – finora è stato bravo solo ad annunciare pezze tardive e a chiedere scusa dopo i fattacci. Le scuse non bastano, men che meno le promesse, ci vogliono i fatti”.

L’Asp di Palermo ancora senza un manager

Ma non basta. Resta aperta anche un’altra questione: quella della nomina del manager dell’Asp 6 di Palermo, dopo che la faraoni è stata mandata a guidare l’assessorato alla Salute.

“È inaccettabile che ancora oggi, dopo oltre tre mesi, la poltrona del direttore generale dell’Asp di Palermo, la più grande della Sicilia, rimanga senza direttore generale. Si nomini subito il nuovo manager, è inammissibile che gli interessi di bottega dei partiti abbiano la meglio sul diritto alla salute dei siciliani” dice un’altra pentastellata, Roberta Schillaci, vice capogruppo del M5S all’Ars, che oggi ha sollecitato in aula la nomina del nuovo dirigente all’assessore alla Salute, Daniela Faraoni.

“Un ente come l’Asp di Palermo – dice Schillaci – deve essere libero di poter programmare al meglio la sua azione, cosa che al momento non può avvenire nel migliore dei modi, e questo non è tollerabile. Schifani scelga e lo faccia prestissimo, guardando alle competenze specifiche e manageriali del curriculum e non alle indicazioni dei partiti”.