I palermitani festeggiano Santa Rosalia, patrona della città, con la tradizionale ‘acchianata’ a Monte Pellegrino.
Migliaia i fedeli che già da ieri sera hanno iniziato a raggiungere a piedi il Santuario.
Stamane alle 10,30, nel grande tendone allestito proprio davanti al Santuario, è stata celebrata dall’arcivescovo Corrado Lorefice alle 10,30 la santa messa. Ad animare la liturgia la corale della Polizia Municipale di Palermo.

“Come ogni anno, con grande devozione, Palermo celebra il profondo legame con la sua Santuzza – ha dichiarato il sindaco Orlando -. Quest’anno, in particolar modo, alla presenza dei vertici dell’Arma dei Carabinieri, del prefetto e del questore, il 4 settembre si intreccia con il ricordo, celebrato ieri con la Festa dell’Onestà, del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, barbaramente ucciso dalla mafia, insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di Polizia Domenico Russo. Un servitore dello Stato che riaccese la speranza di questa città”.

“Guardando a Santa Rosalia ognuno di noi si deve assumere le proprie responsabilità, dai cittadini a chi ha compiti amministrativi. Palermo è una famiglia – ha aggiunto -. Viviamo una salita dove la meta è una donna che ha molto da dirci. Una donna cristiana, che ha dato un primato a Dio e si è assunta maggiormente la responsabilità della vita umana. Parlare del primato di Dio significa ripensare la vita a partire da un Padre che si prende cura di tutti i suoi figli”.

 

Padre Lorefice nella sua omelia ha ricordato il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia 35 anni fa.