Il giornalista Roberto Saviano salirà sul palco di Sanremo per raccontare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a 30 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio. L’ospite è attesa nel corso della terza serata della kermesse canora.

Saviano racconterà il sacrificio dei due magistrati

“E’ un onore per me – dice il noto scrittore napoletano – e una grande responsabilità ricordare, giovedì 3 febbraio al festival di Sanremo, a 30 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, la rivoluzione civile di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ci tengo a dire che interverrò a Sanremo a titolo gratuito; importantissimo per me, sul palco dell’Ariston, poter raccontare il sacrificio di due uomini che hanno cambiato radicalmente non solo le modalità del contrasto alle organizzazioni criminali, ma anche la loro narrazione”. “È a Falcone e Borsellino che dobbiamo la nostra capacità di guardare in modo radicalmente diverso alla sintassi del potere”, scrive ancora Saviano in un post sui social.

Interrogazione alla vigilanza Rai

L’arrivo del giornalista che ha parlato di camorra e di malaffare però non è stato ben accolto da alcune personalità legate a Falcone e Borsellino. Sono tante le polemiche in corso anche in politica. Tra le file del partito di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni arriva un quesito ad hoc ai vertici Rai da parte di Federico Mollicone, deputato Fdi e componente della commissione di Vigilanza Rai.

“Meglio dare voce a Mattarella”

“Ricordare le stragi mafiose del ’92 è sempre importante ma perché dare voce a Roberto Saviano? Io avrei preferito che a parlarne fosse il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dovrebbero dare voce ad altre persone. Mattarella avrebbe potuto parlare a tutta la nazione. Invece su Saviano sono scettico”. Lo dice Antonio Vullo, l’unico agente di scorta sopravvissuto alla strage di via D’Amelio parlando della presenza dello scrittore Saviano a Sanremo, come riporta l’Adnkronos. “Ma cosa c’entra il Festival di Sanremo con la strage di Capaci? Non credo sia opportuno usare quel palco lì per parlare del trentennale delle stragi. Sono molto perplesso – dice – non so, dovrei approfondire la cosa. Cosa dirà dal palco? Lei che ne pensa?..”. Aggiunge Giuseppe Costanza, l’autista del giudice Giovanni Falcone sopravvissuto alla bomba, sempre all’Adnkronos.

D’accordo Maria Falcone

Maria Falcone accoglie invece bene la notizia di Saviano all’Ariston che parlerà di Falcone e Borsellino. “Ricordare il sacrificio di mio fratello Giovanni e di Paolo è stato lo scopo del mio impegno di questi 30 anni insieme alla sensibilizzazione delle nuove generazioni ai temi della legalità. Perciò ritengo molto importante che se ne parli in un contesto come quello del festival di Sanremo che per popolarità raggiunge tantissimi milioni d’italiani. Solo continuando a rinnovare il ricordo degli uomini che hanno speso la loro vita per la nostra democrazia possiamo pensare di costruire un Paese più giusto”.