- Arriva l’accordo salva conti regionali
- Spesa paralizzata ma anche l’aula è bloccata
- Due soli articoli approvati venerdì
- Guerra intestine nella maggioranza
Spiragli per la Finanziaria regionale siciliana. Un nuovo preliminare di accordo firmato a Roma apre alla possibilità che i conti dell’isola tengano senza implodere per effetto delle impugnative da parte del Consiglio dei Ministri
Scaduti i termini Roma non impugna l’esercizio provvisorio
“Il Consiglio dei ministri non ha impugnato la legge regionale n. 1 del 2021 relativa all’esercizio provvisorio. È il risultato di un’intesa raggiunta con il governo Musumeci che consente di concludere anche i contenziosi costituzionali insorti sulle leggi regionali del 2020 (n. 33 e 36) relative alle variazioni di bilancio e a disposizioni in materia di personale e proroga di titoli edilizi” dice l’assessore regionale all’Economia e vicepresidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao.
Il preliminare d’accordo con Roma per superare i contenziosi
“L’accordo con il governo centrale, raggiunto a seguito del nostro confronto con i rappresentanti dei ministeri guidati da Maria Stella Gelmini (Affari regionali) e Daniele Franco (Economia e finanze) – continua Armao – prevede non solo la mancata impugnativa della norma del 2021, ma anche la rinuncia ai ricorsi proposti in Corte costituzionale dallo Stato contro le due leggi del 2020”. Si tratta di questioni di ordine preminentemente formale e inerenti il principio di annualità del bilancio, determinante dalla mancata approvazione, da parte del governo Conte, delle norme di attuazione entro il 31 dicembre.
In Finanziaria la Sicilia abrogherà le norme controverse
“Nel disegno di legge di stabilità, attualmente in discussione all’Ars – prosegue Armao – sarà effettuata l’abrogazione delle norme controverse nelle leggi impugnate. Si concretizzano così le rassicurazioni che il governo regionale aveva già dato nei giorni scorsi circa l’avanzato stato di definizione degli accordi con lo Stato. Un elemento che può, adesso, consentire di accelerare nella definitiva approvazione dei documenti finanziari per il 2021”.
Si torna in aula lunedì
Come anticipato in via informale nei giorni scorsi, il presidente Gianfranco Miccichè, in chiusura di seduta di venerdì, ha comunicato che da lunedì l’Assemblea si riunirà mattina e pomeriggio per tentare di accelerare i lavori. Intanto fine settimana libero per i deputati, utilizzato dal governo per chiudere l’accordo. L’esame riprenderà domani lunedì 22 marzo alle ore 11.
Adesso occorrerà accelerare sempre chele guerre intestine all’interno della maggioranza e in particolare di Forza Italia lo permettano. Ci sono da approvare circa 150 articoli
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