Oltre 250 lavoratori, appartenenti a categorie protette e diversamente abili e dipendenti normodotati, sono con il fiato sospeso per l’avvicinarsi della scadenza della convenzione fra WindTre e il Consorzio Sintesi, che dal 2006 gestisce attività di customer care e servizio clienti per conto della grande compagnia telefonica.
L’accordo fra WindTre e Sintesi è attivo in tre regioni: Lazio, Campania e Sicilia e andrà a scadere alla fine di dicembre 2023. In particolare, in Sicilia si trova la quasi totalità dei dipendenti che costituiscono le quote obbligatorie di assunzioni riservate a categorie protette. Qui a gestire le attivita’ per conto di Sintesi è la Call.it, cooperativa sociale che fa parte del Consorzio Sintesi.
Accordi in scadenza
Gli accordi fra WindTre e il Consorzio Sintesi andranno a scadere a fine 2023, se non saranno espressamente rinnovati entro il mese corrente. Per questo cresce la tensione fra i lavoratori che temono per il loro posto di lavoro anche per effetto delle voci messe in giro nelle ultime settimane.
“Sulla vicenda abbiamo chiesto un incontro a WindTre – dicono a Blogsicilia Mimma Calabrò segretario regionale Fist Cisl e Stefano Spitalieri segretario Fisascat Cisl Palermo Trapani – e l’azienda ha risposto con una lettera nella quale manifesta chiare e ampie garanzie circa il mantenimento dei livello occupazionali”.
L’intenzione di WindTre appare evidente e priva di ambiguità. Si tratta di rinnovare l’incarico ma “con soggetto diverso rispetto all’attuale cooperativa sociale – scrive l’azienda – sottolineando che il rinnovo della Convenzione prevede le medesime garanzie per i lavoratori impiegati sul servizio e assicurando che il loro passaggio alla nuova cooperativa sociale sarà totalmente garantito da WindTre”.
Un chiarimento contenuto in una lettera di risposta inviata formalmente all’Assessorato al lavoro e alla Famiglia della Regione Sicilia e, in copia conoscenza, ai sindacati che avevano fatto richiesta di incontro.
“Alla luce del contenuto di questa lettera – continuano i due sindacalisti – faremo richiesta di incontro urgente all’Assessorato per mettere un punto sulla vicenda e dare serenità alle persone grazie alle rassicurazioni di WindTre”.
No alle tifoserie
“Una situazione così delicata va gestita senza tifoserie – precisano, però, Calabrò e Spitalieri – gli accordi commerciali riguardano esclusivamente l’azienda e la sua strategia industriale. Certamente devono essere garantiti i livelli occupazionali e retributivi di questi lavoratori. il nostro impegno è sul piano dei diritti acquisiti, dell’anzianità e dei livelli di retribuzione”.
Commenta con Facebook