Il Gup di Palermo Nicola Aiello ha pronunciato ordinanza di non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste nei confronti dell’ex Presidente della regione Raffaele Lombardo e dell’assessore regionale al Bilancio ed ai Beni Culturali Gaetano Armao accusati di falso e abuso d’ufficio.

La decisione è stata presa questa mattina in sede di udienza preliminare. Armao, difeso dall’avvocato Giovanni Rizzuti e Lombardo, difeso dall’avvocato Massimo Motisi, era imputati, di aver abusato dei propri uffici e di aver commesso falso attraverso la nomina di complessivi tre consulenti: due il presidente della Regione e uno l’assessore. Secondo le tesi dell’accusa prima di procedere alla scelta di questi consulenti esterni il governo della Regione avrebbe dovuto procedere ad un interpello per verificare la disponibilità di risorse interne all’amministrazione.

Armao questa mattina prima di entrare in udienza aveva detto che sarebbe andato con animo sereno sicuro di aver agito nella legalità sottolineando  come il Pm avesse deciso di procedere con l’imputazione  e la richiesta di rinvio a giudizio senza aver mai ascoltato le motivazioni di quella scelta amministrativa.

“La legge prevede una simile procedura per i dirigenti generali – dice l’avvocato gaetano Armao – ma non nelle nomine di consulenti da parte di assessori e Presidente della Regione. Una tesi che è stata riconosciuta dal Gup”.

“L’accusa aveva scelto di proseguire nella richiesta di rinvio a giudizio – sottolinea Armao – proprio mentre l’attuale Presidente Rosario Crocetta nomina consulenti i suoi ex assessori o amici e la Presidenza del Consiglio spende 10 milioni di euro di consulenze senza che nessuno mai abbia mai contestato nulla”.