L’accusa non ha retto davanti al tribunale del riesame. Così è stato scarcerato Lorenzo Scarantino arrestato l’11 dicembre scorso dai Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Palermo.

Secondo l’accusa Scarantino era uno dei componenti del commando che due mesi prima avrebbe ucciso Mirko sciacchitano assassinato nel quartiere palermitano di Santa Maria di Gesù. Con lui le manette erano scattate anche per Salvatore Profeta e Natale Gambino, presunti boss considerati i mandati del delitto e i quattro esecutori materiali ovvero Francesco e Gabriele Pedalino, Domenico Ilardi e Antonio Profeta.

Scarantino non era accusato di aver materialmente partecipato al delitto ma di aver offerto supporto logistico ed avere eseguito verifiche e sopralluoghi nella fase dell’organizzazione ma la difesa ha contestato che la persona vista insieme ai presunti esecutori fosse proprio lui facendo rilevare divergenze di descrizione fra i testimoni, identificazioni incerte e caratteristiche fisiche non conformi