Scatta il licenziamento di 54 addetti alla ristorazione nelle scuole palermitane. I lavoratori rischiano di perdere il posto perché nel nuovo bando non ci sono clausole di salvaguardia e la vecchia società ha avviato le procedure di licenziamento collettivo.

L’allarme era stato lanciato dalla Uiltucs Sicilia, guidata da Marianna Flauto, che aveva chiesto al sindaco di modificare l’avviso. Nel frattempo la società Cot ristorazione ha convocato unitariamente i sindacati per il 14 giugno alle 14,30, con oggetto proprio la procedura di licenziamento collettivo.

“Ad oggi nessuna risposta ufficiale è pervenuta in seguito alle nostre richieste – dice Flauto – ci saremmo aspettati dal sindaco una maggiore sensibilità alle tematiche occupazionali. L’amministrazione fa riferimento all’Anac e al codice degli appalti dimenticando che il codice è stato modificato e ora prevede l’inserimento della clausola sociale nei bandi di gara. Tra l’altro ai lavoratori delle mense si applica un contratto che prevede il cambio di appalto e dunque la salvaguardia dei lavoratori. Il Comune si deve adeguare alla nuova normativa prevedendo esplicitamente l’applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore firmati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale. Questa mancata applicazione, purtroppo – prosegue Flauto – è diventata una costante dell’attività dell’amministrazione comunale tanto che anche nel bando dell’Amat è stato aggiudicato il servizio di sorveglianza su bus e tram a una azienda che fa attività di vigilanza non armata quindi non rispettando il decreto ministeriale che indica quali sono le attività per le quali va siglato l’appalto a imprese che fanno vigilanza armata. Tra l’altro l’appalto aggiudicato a un prezzo ben lontano da tabelle ministeriali. Un’altra anomalia che rischia di non garantire l’applicazione dei contratti”.