Si insedia a palazzo d’Orleans il Presidente della Regione Renato Schifani. Dopo la proclamazione e la telefonata, cordiale, con il neo presidente del Senato, è il momento della vera presa di contatto con  la regione, le sue emergenze e urgenze.

I dossier che troverà sul tavolo

Sul tavolo del Presidente Schifani troverà una serie di dossier che ha già chiesto ai dipartimenti. Dossier informativi sulle grandi questione. Ma non avendo, al momento, l’aiuto di una giunta dovrà partire dalle emergenze cominciando da quelle di protezione civile.

Il disastro delle leggi impugnate

Ma emergenza è anche quella delle leggi impugnate. Il 37% delle leggi approvate dall’Assemblea siciliana, nei cinque anni della legislatura che sta per chiudersi, è stato impugnato. Lo stop del Consiglio dei ministri è arrivato per 47 leggi sulle 122 varate tra il 2018 e il 2022, sotto il governo di Nello Musumeci. E’ quanto emerge dal prospetto elaborato dall’ufficio del Commissario dello Stato per la Regione siciliana, aggiornato al 10 ottobre.

Il 2022 anno peggiore per le impugnative

L’annus horribilis è stato quello in corso, ben il 65% delle leggi non ha passato il vaglio del Cdm con 9 provvedimenti su 14 finiti davanti alla Corte Costituzionale. Alta anche l’incidenza nel 2021, il 52% ha ricevuto il disco rosso (16 leggi su 31). La legislatura era cominciata bene, su 20 leggi passate all’Ars nel 2018 solo 4 (20%) erano state impugnate; l’anno successivo il tasso era aumentato, il 35% (9 su 26), per poi scendere nel 2020: 9 leggi su 31 “bocciate” e pari al 29%.

In 24 mesi cassate metà delle norme approvate

Gli ultimi due anni invece è stata cassata dal CdM più della metà delle leggi siciliane, numeri che fotografano il periodo complicato attraversato dalla maggioranza di centrodestra, alle prese con il duro scontro istituzionale tra il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e il governatore Nello Musumeci e che ha avuto evidenti ripercussioni sull’attività legislativa.

Fra Ars, Parlamento nazionale e Consiglio dei Ministri

Schifani, che ha già avviato una interlocuzione proprio col neo eletto presidente del senato, ora dovrà trovare la quadra fra tutti i poteri. Innanzitutto occorrerà attendere l’insediamento dell’Ars e trovare un buon feeling con il Parlamento regionale. poi occorrerà avviare l’interlocuzione con il governo nazionale che ancora non c’è. Il Consiglio dei Ministri, infatti, è l’organo che impugna le leggi dalla riforma del Commissario dello Stato. temi tecnico politico ma che hanno ricadute importanti sulla vita di tutti i giorni dei siciliani