Ha chiesto che le indagini sulla scomparsa dell’ex marito Antonio Maiorana e del figlio Stefano non vengano archiviate e che proseguano per cercare riscontri utili e colmare i vuoti di un’inchiesta che non è riuscita fino adesso a fare giustizia.

Lo ha sostenuto oggi nel corso dell’udienza Rossella Accardo, assistita dall’avvocato Giacomo Frazzitta.

Il legale nel corso dell’opposizione davanti al gip Marco Gaeta e alla presenza del pm Francesco Gualtieri ha esposto come siano necessari approfondire alcuni vuoti dell’indagine alcuni anche sorprendenti, come quelle relativo alle impronte digitali rinvenute sulla Smart nella disponibilità di Stefano Maiorana.

E’ solo uno dei punti sottolineato dal legale sulla battaglia portata avanti da Rossella Accardo per sapere chi sono i responsabili della scomparsa del figlio Stefano e l’ex marito Antonio svaniti nel nulla il 3 agosto del 2007.

Nel 2016 l’iscrizione nel registro degli indagati di due persone per omicidio a carico del costruttore Francesco Paolo Alamia e di Giuseppe Di Maggio, di Torretta, titolare di una piccola ditta di movimento terra. La richiesta di archiviazione era stata avanzata dalla procura. Adesso spetterà al gip la decisione su questo caso.

“A volte sembra che sono l’unica interessata a conoscere la verità su quanto successo – dice Rossella Accardo – Mi sono battuta e mi batterò per sapere la verità.

Tutti i nostri dubbi a oggi non sono stati chiariti dagli investigatori, ci sono tante cose strane che non hanno trovato una spiegazione e che dovrebbero essere invece approfondite. Continuo a pensare che ci sono persone che sanno qualcosa e che potrebbero parlare”.

Articoli correlati