L’Assemblea congressuale dell’ Anci Sicilia si svolgerà il prossimo 7 novembre: lo ha deciso il Consiglio regionale dell’Associazione che, riunitosi oggi a Villa Niscemi, ha anche designato i quattro delegati che parteciperanno all’Assemblea nazionale dell’Anci prevista a Bari dal 12 ottobre al 14 ottobre.

Nei giorni scorsi un documento dei sindaci eletti in quota Pd aveva bloccato la proroga di Leoluca Orlando, in scadenza di mandato, alla guida dell’associazione dei Comuni in attesa delle elezioni del prossimo anno

Durante l’incontro il presidente Orlando ha ribadito come “l’Anci debba rappresentare un concreto punto di riferimento per le amministrazioni comunali, garantendo la massima unità possibile così come è stato in questi ultimi anni. Unità che non significa massificare le opinioni ma tenere in grande considerazione le necessità degli enti locali che versano da troppo tempo in uno stato di crisi cui non si è riusciti a trovare soluzioni adeguate. Il nostro obiettivo rimane costantemente quello di raggiungere un’intesa istituzionale e per questo motivo torneremo a chiedere un incontro con governo nazionale e regionale e con Anci per riportare in primo piano la drammatica situazione dei comuni siciliani”.

E se da un lato il segretario generale di Anci Sicilia Mario Emanuele Alvano ha ribadito come “la collaborazione istituzionale sia fondamentale per affrontare serenamente il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana e di 150 amministrazioni siciliane e risolvere contestualmente i problemi dei comuni in dissesto finanziario”, dall’altro il vice presidente dell’AnciSicilia, Paolo Amenta ha sottolineato che “è assolutamente necessario chiedere un intervento sulle Centrali Uniche di Committenza la cui totale paralisi impedisce di espletare gare di appalto con il conseguente blocco dell’economia e dell’indotto. Non possiamo, inoltre, ignorare i contorni della riforma elettorale, che vorrebbe cambiare le regole mentre si sta svolgendo la partita, e il grande dramma dei precari che, dopo le grandi promesse e prese di posizione, ancora aspettano una soluzione definitiva”.

Anche il sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, Enzo Bianco, ha evidenziato le enormi difficoltà che ogni giorno affrontano i sindaci siciliani, spesso impossibilitati a svolgere il proprio ruolo con serenità e con strumenti necessari e adeguati. “L’uso della nostra autonomia e gli eccessivi vincoli amministrativi che dobbiamo affrontare ogni giorno – ha spiegato – spesso ci fanno rimpiangere di non essere sindaci in altre città italiane. Ma sono convinto che proprio per adempiere con serenità al nostro incarico, sia necessario puntare sull’autonomia dell’Associazione a tutela degli interessi che rappresentiamo, rinnovando lo spirito unitario per affrontare la difficile e delicata stagione che ci aspetta”.

“Questo – ha aggiunto il vice presidente dell’Anci Sicilia, Salvatore Lo Biundo – è sicuramente il periodo più nero nella storia dei sindaci siciliani. Siamo stati abbandonati al nostro destino e costretti ad affrontare da soli il fallimento delle nostre amministrazioni. Sono convinto che l’Anci debba continuare a svolgere un ruolo propositivo nell’ambito di un dialogo istituzionale in grado di far riemergere i comuni dal baratro”. Opinione condivisa dal vice presidente Giulio Tantillo che ha rilanciato l’importanza dell’unità “per evitare spaccature che vadano contro gli interessi dei comuni e dei cittadini”.