Non si arresta la battaglia per i diritti dei disabili: comitati civici e istituzioni restano a confronto. La presenza degli operatori socio sanitari (Oip) e degli assistenti specialistici all’autonomia e alla comunicazione (Asacom) è considerata indispensabile nelle scuole per garantire supporto adeguato agli studenti più fragili. Non tutti i Comuni, però, hanno assicurato il servizio, lasciando famiglie e associazioni in grande difficoltà.

Nelle ultime ore è intervenuto anche il sindaco di Carini, Giovì Monteleone: “È un compito che non ci compete – ha spiegato – e lo stabilisce un decreto legislativo del 2017, confermato da una sentenza del 2021 e da una circolare ministeriale del 2023. La competenza spetta alle scuole, che devono formare gli ausiliari scolastici. Nonostante ciò, per anni il Comune si è sostituito per garantire il servizio ma, con rammarico, oggi non possiamo più assicurarne la copertura per limiti di bilancio”, si apprende da un’intervista di Tele Occidente.

La risposta dei comitati

“Inesattezze” e “cortocircuito burocratico”: non tardano ad arrivare le repliche dei comitati civici. Secondo questi ultimi, la competenza ad erogare il servizio è di competenza dei Comuni: “La Regione ha disposto, tramite circolare del 28 maggio 2025, di garantire i servizi (Oip e Asacom) per gli studenti con disabilità – sottolinea Giovanni Gallina, presidente dell’associazione Cittadinanza Attiva Aps – specificando che gli alunni riconosciuti come ‘gravissimi’ tramite valutazioni multidisciplinari (Uvm) hanno diritto al servizio”.

Il servizio bloccato nelle scuole

Nonostante l’indicazione regionale, famiglie e associazioni denunciano che il servizio non è stato attivato nemmeno per i casi di disabilità gravissima, lasciando scoperti studenti che hanno bisogno di assistenza quotidiana per l’alimentazione, l’igiene e le attività di base.

“E’ inammissibile che i collaboratori scolastici vengano lasciati soli a gestire situazioni che non rientrano nelle loro competenze – spiega Giusy Randazzo, presidente Comitato Oip – non possono fornire assistenza igienico-personale o dare da mangiare. Questa responsabilità spetta a figure specializzate come stabilito dalle norme regionali”.

Il nodo giuridico

A complicare la situazione è un principio giuridico “giovane” consolidato: “L’ultima sentenza del Tribunale di Marsala dice non può esserci distinzione tra le disabilità. Il diritto allo studio va garantito a tutti in base a quanto stabilito dal Pei (Piano educativo individualizzato) e non dai bilanci dei Comuni. Il servizio – conclude Gallina – non può essere sospeso”.