Palermo avrebbe potuto avere una scuola intitolata a Fabrizio De Andrè ed invece non sarà così.
La proposta dell’Ufficio scolastico regionale è infatti stata bocciata da Antonella Purpura, dirigente del servizio musei e dell’ufficio Toponomastica e ratificata dall’assessore alla Cultura, Andrea Cusumano, e dal sindaco, Leoluca Orlando.

Era stata individuata anche la scuola da intitolare al raffinato cantautore genovese, ovvero l’istituto comprensivo Amari-Roncalli-Ferrara di via Ingrassia ma è stato deciso per il ‘no’.
Nella motivazione ufficiale c’è scritto che “essendo sicuramente De Andrè adeguato a luoghi di educazione, tuttavia non sembra sintetizzare con coerenza gli attuali nomi dei singoli istituti”.
In sostanza il nome di De Andrè «non sintetizza» quello di un Papa (Roncalli), di un economista (Ferrara) e di uno storico (Amari).

Per un De Andrè ‘naufragato’, sono molte tuttavia le strade di Palermo che presto cambieranno nome.
Come scrive il Giornale di Sicilia, il settore Toponomastica ha infatti licenziato una serie di determine come quella che intitola i viali interni di Villa Giulia alle città straniere gemellate con Palermo: Biserta, Bukavu, Chengdu, Hanoi, Jaroslavi, Khan Younis, Miami, Montpellier, Monterey, Santiago di Cuba, Tiblisi, Vilnius.

E ancora: un tratto della via Saitta Longhi a Mezzomorreale, denominata provvisoriamente via M.T. 51, sarà intitolata a Lydia Tornatore, pedagogista. Mentre al medico Fernanda Venturini va il tratto denominato NM1 fra via Montepellegrino e piazza Cascino.

La piccola biblioteca per bambini di cortile Scalilla, al Capo, prenderà la denominazione di «Piccolo Principe», in onore al capolavoro scritto dal francese Antoine de Saint-Exupéry.
In zona viale Michelangelo la rotonda compresa fra le vie BN25, Acireale, Attinelli e Caltagirone sarà intitolata al geologo Enzo Burgio scomparso nel 2011. Mentre la villetta di piazza della Vittoria allo Spasimo sarà dedicata al compositore e pianista prematuramente scomparso, Luca Flores.

Alla filosofa Bruna Boldrini un tratto non denominato tra le via Pagano e La Loggia; a Caterina Uzzo, palermitana, morta nel 1911 nel rogo del Traingle Waist di New York, sarà intitolato il via letto d’ accesso all’area verde fra le vie Brigata Verona, i viali Campania e Lazio e la villa Gaetano Costa.