Che la Preside del  Liceo scientifico Cannizzaro di Palermo sia considerata un osso duro è cosa nota. Anna Maria Catalano aveva reagito con veemenza ai reiterati tentativi dei suoi studenti che quasi in tutto il corso del mese di Novembre scorso avevano tentato, e ci erano riusciti a più riprese, di realizzare l’occupazione del liceo palermitano come è quasi ormai consuetudine nel periodo invernale  in tutti gli istituti superiori di Palermo. L’occupazione si risolse dopo serrati colloqui tra gli tudenti ed il dirigente scolastico  nella consapevolezza che era carsa la motivazione della protesta e debole la conoscenza degli studenti tutti sui punti di contrasto dalla riforma messa in atto dal governo Renzi.

Il dialogo non impedì però a Novembre scorso l’intervento della Digos e qualche parapiglia all’interno ed all’esterno della scuola con cinque ragazzi denunciati ed uno  studente inseguito per strada davanti all’ingresso del liceo per essersi coperto il volto al fine di non essere ripreso dal video degi agenti di Polizia.

Adesso è il consiglio di istituto del Liceo Cannizzaro a prendere provvedimenti verso i promotori di quell’occupazione: comportamento contrario al regolamento d’istituto. Per questa ragione, otto studenti saranno interrogati questo pomeriggio dinanzia al Consiglio d’Istituto e non dovranno dare conto della preparazione in latino o matematica ma del  comportamento adottato in occasione di quei frenetici giorni di occupazioni con le catene poste ai cancelli dell’istituto ed una azione che alla maggior parte degli studenti sembrò subito contraria anche alle regole minime per il diritto a manifestare democraticamente la propria opinione.

Gli studenti interessati ed alcuni professori sono pronti a protestare contro l’iniziativa del dirigente scolastico: un atto di forza posto in essere per intimidire gli studenti anche per il futuro, dicono a denti stretti alcuni rappresentati di istituto.

In ogni caso la resa dei conti è pronta ed oggi pomeriggioottostudenti sfileranno davanti al “giurì” scolastico per dare conto dei propri comportamenti. Comunque vada c’è da giurare che l’occupazione al Cannizzaro, in futuro,  non sarà più accolta con la stessa leggerezza del passato sia tra gli studenti che tra i genitori ed i docenti.

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